Sondaggio Termometro Politico 14/05

Pubblicato il 14 Maggio 2009 alle 08:38 Autore: Lorenzo Pregliasco

Sondaggio Termometro Politico 14/05

Cresce il PDL, che si porta vicino al 40 per cento sottraendo voti alla Lega. PD sopra quota 26. Scendono Di Pietro e Sinistra e Libertà, in crescita Autonomia e Rifondazione-Comunisti Italiani che però restano sotto lo sbarramento del 4%. E per la prima volta nella nostra rilevazione anche i Radicali, fermi all’1,1. Ecco le indicazioni del sondaggio realizzato da Termometro Politico in collaborazione con Affaritaliani.

Sondaggio Termometro Politico 14/05

TUTTI I DATI E IL COMMENTO

PDL 39.8%

PD 26.5%

LEGA 9.5%

IDV 6.6%

UDC 5.3%

AUT 3.7%

RC-CI 3.0%

SEL 1.9%

RADICALI 1.1%

ALTRI 2.6%

 

 

Qui la nostra precedente rilevazione, pubblicata il 7 maggio.

COMMENTO AI RISULTATI – A CURA DEL SETTORE ELEZIONI E SONDAGGI DI TERMOMETRO POLITICO

Popolo della Libertà: il Pdl cresce rispetto alla scorsa settimana e si porta poco sotto al 40% dei consensi. Due i fattori che sembrano aver giocato a favore della lista di Berlusconi: lo sgonfiamento del clamore mediatico intorno al divorzio del premier e l’attrazione di voti dalla Lega a seguito del richiamo di Berlusconi sul respingimento degli immigrati alle frontiere.

Partito Democratico: la formazione di Franceschini gode di relativa salute rispetto ai dati di qualche settimana fa e si attesta sopra al 26 per cento. A livello di flussi elettorali si segnala il contenimento dell’emorragia di consensi verso le forze minori del centrosinistra (Idv, Rc-Ci e Sel) e il recupero di alcuni voti prima congelati tra gli indecisi.

Lega Nord: in lieve calo dalla settimana scorsa, il Carroccio resta comunque sopra i 9 punti, in crescita dalle ultime Politiche, anche se si registra questa settimana il passaggio di una parte dei consensi in direzione Pdl che riequilibra i rapporti di forza all’interno del centrodestra. In ogni caso, con una stima di circa 3,1 milioni di voti, la Lega è tra i pochi partiti che guadagnano anche in termini di voti assoluti rispetto al 2008.

Italia dei Valori: Di Pietro scende di circa un punto percentuale, attestandosi comunque a 500 mila voti in più dell’anno scorso e nettamente sopra alla formazione centrista di Casini. In particolare, i flussi segnalano il rallentamento del passaggio dei delusi di centrosinistra a Di Pietro, forse anche a causa dei tentennamenti dell’Idv in merito al referendum elettorale.

UDC: Casini lascia per strada qualche decimale dalla scorsa settimana e per la prima volta nelle nostre rilevazioni ottiene una percentuale inferiore a quella delle Politiche 2008. Tale ridimensionamento potrebbe derivare da una spinta alla polarizzazione presso le forze maggiori, Pd e Pdl, che insieme passano dal 64% della scorsa settimana al

MPA – La Destra – Pensionati – Autonomia: la formazione autonomista cresce dello 0,2% e si porta a ridosso della soglia di sbarramento del 4 per cento, con un andamento ormai stabilizzato già nelle precedenti stime di Termometro Politico.

Rifondazione – Comunisti Italiani: raggiunge il 3 per cento la lista comunista di Ferrero e Diliberto, che sorpassa SeL tra le forze a sinistra del Pd. Si tratta comunque di una quota di voti ancora lontana dalla soglia del 4%, e che sarà difficile raggiungere se la formazione non attrarrà voti presso chi nel 2008 si è astenuto o non ha votato la Sinistra Arcobaleno.

Sinistra e Libertà: la formazione che raggruppa vendoliani, Verdi, Socialisti e Sd stenta a decollare e in questa rilevazione cala portandosi intorno al 2 per cento. Valgono per SeL le stesse considerazioni formulate a proposito del polo comunista, specie in considerazione del fatto che se nel 2008 la Sinistra Arcobaleno e il PS avevano assommato quasi 1,5 milioni di voti, questa volta Rifondazione-Comunisti Italiani e Sinistra e Libertà insieme non raggiungerebbero gli 1,6 milioni di preferenze. Segno che le due liste hanno difficoltà ad allargare il proprio bacino elettorale. In aggiunta, l’inserimento della lista Bonino tra le opzioni potrebbe aver drenato consensi interni al centrosinistra ma alternativi al Partito Democratico.

Lista Bonino – Pannella: i radicali, inseriti per la prima volta nella rilevazione di Termometro Politico, si attestano intorno all’1 per cento dei consensi, in netto calo rispetto alle scorse elezioni europee quando raggiunsero il 2,3%. Gran parte dei voti per la lista Bonino provengono dalle file del Pd, nelle cui liste furono candidati gli esponenti radicali nel 2008.


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L'autore: Lorenzo Pregliasco