Rassegna stampa Tp: il Ppe appoggia Monti, Berlusconi processa la Boccassini
La rassegna stampa odierna apre con l’esplicito sostegno del capogruppo del Partito Popolare Europeo, Joseph Daul al premier dimissionario Mario Monti in vista delle prossime elezioni politiche. “Il candidato del Ppe è il signor Monti. Ma, come sempre in Italia, la situazione è molto complicata, perché abbiamo anche l’Udc e il Pdl che sono membri del Ppe”. Parole che non sono piaciute al segretario del Pdl Alfano: “Evidentemente Daul è male informato sul nostro programma”. Il Giornale titola: “Silvio contro Strasburgo: volevano screditarmi ma la manovra è fallita”. Per il Corriere “l’anomalia Italia ora sbarca a Strasburgo”. Libero scrive: “Il ritorno del Cav nasconde Alfano. Angelino dove sei?”.
La rassegna stampa del Tp si occupa anche dell’ennesima intervista in tv di Silvio Berlusconi. Il presidente del Pdl ha dichiarato che vedrebbe con favore Mario Draghi al Colle. Il presidente della Bce ha però declinato l’offerta. Il Cavaliere ha inoltre riservato un duro attacco a Monti: “L’insuccesso gli sta dando alla testa”. Infine secondo Berlusconi “il pm Boccassini dovrebbe andare sotto processo per aver impiegato risorse dello stato su un’accusa inesistente (quella sul processo Ruby)”. La Stampa rivela le intenzioni di Draghi: “Rischioso lasciare ora. Ma potrebbe puntare al 2020”. Sempre La Stampa spiega che la corsa al Quirinale “è un rebus ancora aperto”. Per il Corriere: “La trattativa sul Quirinale sarà svincolata dagli equilibri di governo”. Europa chiarisce: “il Quirinale non entra nelle urne”.
La rassegna stampa di oggi chiude con la decisione della Fiat di chiedere due anni di cassa integrazione a rotazione per l’impianto di Melfi, dall’11 febbraio prossimo fino al 31 dicembre 2014. In questo periodo, ha spiegato l’azienda, una delle due linee dello stabilimento lucano verrà attrezzata per la produzione della nuova 500X e del minisuv Jeep. Polemici i sindacati. Il Messaggero rivela: “E Sergio rassicurò Monti: il piano va avanti”. Il Sole 24 Ore spiega: “Il futuro della Fiat sarà a Sud e a Pechino”. L’Unità attacca: “Chi non crede nel Paese”.
