Il Risiko delle Regioni: Lazio-2

Pubblicato il 5 Febbraio 2013 alle 10:45 Autore: Redazione

Nel Lazio il centrosinistra dovrebbe portare a casa un risultato sicuro.

Stimando la media delle ultime indagini demoscopiche in merito alle intenzioni di voto al Senato, c’è poco da fare per la coalizione di Berlusconi che con un 26,8% viene distanziata da IBC di circa 10,3 punti: 16 dei 28 seggi in palio se li aggiudicherebbero PD (14) e SEL (2). Grillini e centristi si attestano rispettivamente intorno al 12,4% e al 14,3%, mentre gli arancioni di Ingroia ottengono un 5,0% che precluderebbe loro l’accesso a Palazzo Madama. La percentuale degli indecisi rimane significativamente alta: un 37,3% di elettori tutto da conquistare in questi ultimi giorni di campagna elettorale.

Anche sul piano regionale i numeri sembrano essere dalla parte del centrosinistra: da quanto rilevato dal primo sondaggio (a cura di Tecné) effettuato dopo la presentazione delle liste, sono 12,1 i punti che distanziano la coalizione di Zingaretti da quella del centrodestra.

Recupero, anche se minimo, di Storace, sebbene negli ultimi giorni sia stato accusato da Fiorito (Pdl) di aver contrattato, con l’ex governatrice Renata Polverini, le cifre dei “pizzini” da destinare ai membri del consiglio regionale.

Nonostante le critiche, il centrodestra non demorde e si spettacolarizza con la scesa in campo di Patrick Pugliese, che direttamente dal reality show del piccolo schermo scende in politica con la lista “Grande Sud Uniti”.

Nel frattempo alcuni esponenti della lista di Oscar Giannino partecipano a flash mob estemporanei puntando torce luminose al palazzo della regione “per fermare il declino” e fare luce sugli sprechi della Pisana; nel cassinate la candidata centrista Giulia Bongiorno, stazionaria attorno all’11%, inaugura la sua campagna elettorale proclamandosi forza innovatrice della regione, mentre Davide Barillari, candidato presidente del M5S si appresta a conquistare Piazza San Giovanni con il comizio finale del 22 Febbraio, il “PiacereDay”.

Dall’estrema destra Casapound, per la prima volta in lizza, lancia spot estremamente provocatori che diffonde tramite i principali social media.

Sul fronte opposto, Sandro Ruotolo, de La Rivoluzione Civile, parla di necessità ambientale e sociale come prima esigenza da risolvere nel Lazio, ma ottiene ad oggi un risicato 3,5 %.

Rientrano in gioco anche Forza Nuova con Roberto Fiore e i Radicali di Giuseppe Rossodivita, esclusi inizialmente dalla competizione elettorale a causa di un vizio di delega i primi e per il mancato rispetto della parità di genere, i secondi.

Un 31,2% di laziali non sa ancora se e a chi destinare il suo voto: così come per le nazionali, è nelle mani degli indecisi l’esito finale della partita.

 

Intenzioni di voto al Senato per il Lazio

Istituti di ricerca Coalizione Bersani CoalizioneBerlusconi Centro con Monti RivoluzioneCivile Movimento5 Stelle Indecisi
Tecné29-1

36,5%

26,1%

15,3%

4,9%

12,6%

37,3%

Intenzioni di voto per le Regionali

 

Istituti di ricerca Zingaretti Storace Bongiorno Ruotolo Barillari Indecisi
Piepoli21-01

42,5%

30,0%

11,%

ND

8,0%

N/A

Comitato ZingarettiPresidente25-01

45,2%

24,7%

7,6%

4,1%

11,4%

24,8%

Tecné30-01

42,9%

30,8%

11,2%

3,0%

10,1%

37,6%

MediaSondaggi

43,5%

28,5%

9,9%

3,5%

9,8%

31,2%