Grillo riunisce i suoi e suona la carica

Pubblicato il 3 Marzo 2013 alle 18:00 Autore: Giuseppe Spadaro

Il Movimento 5 Stelle ha riunito presso l’Hotel Saint John di Roma i deputati e senatori eletti all’ultima tornata elettorale. Obiettivo dicharato: conoscere e conoscersi. Perché gli eletti del Movimento non si conoscono. E molti di loro sono sconosciuti allo stesso Beppe Grillo, capo e leader carismatico del Movimento. Oggi sul suo blog Beppe Grillo ha scritto attaccando l’articolo 67 della Costituzione che recita: “Ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato“. Leggiamo cosa scrive Beppe Grillo.

“……..Il voto è un contratto tra elettore ed eletto ed è più importante di un contratto commerciale, riguarda infatti la gestione dello Stato. Se chi disattende un contratto commerciale può essere denunciato, chi ignora un contratto elettorale non rischia nulla, anzi di solito ci guadagna. E’ ritenuto del tutto legittimo il cambio in corsa di idee, opinioni, partiti. Si può passare dalla destra alla sinistra, dal centro al gruppo misto, si può votare una legge contraria al programma. Insomma, dopo il voto il cittadino può essere gabbato a termini di Costituzione. L’articolo 67 della Costituzione della Repubblica italiana recita: “Ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato“. Questo consente la libertà più assoluta ai parlamentari che non sono vincolati né verso il partito in cui si sono candidati, né verso il programma elettorale, né verso gli elettori. Insomma, l’eletto può fare, usando un eufemismo, il cazzo che gli pare senza rispondere a nessuno….

….La circonvenzione di elettore è così praticata da essere diventata scontata, legittima, la norma. Non dà più scandalo. Viene concesso al parlamentare libertà preventiva di menzogna, può mentire al suo elettore, al suo datore di lavoro, senza alcuna conseguenza invece di essere perseguito penalmente e cacciato a calci dalla Camera e dal Senato.”

Dal punto di vista mediatico il leader del Movimento 5 Stelle continua comunica sempre in maniera indiretta. Più sfugge ai media (soprattutto italiani) più sale l’attenzione nei suoi confronti. Siamo di fronte ad una situazione mai capitata prima. Partiti (pd e pdl) e le Istituzioni – su tutti il Presidente della Repubblica – da una parte e Beppe Grillo col Movimento 5 Stelle ed i suoi eletti dall’altra. Più che ad uno scenario post-voto sembra di assistere ad una battaglia navale. Oggi Grillo lancia ai suoi un messaggio molto chiaro. Senza giri di parole spiega loro che nel caso degli eletti col Movimento 5 Stelle il vincolo di mandato esiste eccome.

Dimostra di avere le idee chiare. A meno di una settimana dall’esito del voto non c’è stato giorno in cui non abbiamo registrato una sua sortita, un suo attacco contro qualcuno o qualcosa. Bersani, Renzi, Vendola, Berlusconi. Oggi è la volta di un articolo della Costituzione con cui invita i (suoi) deputati ad evitare qualsiasi esitazione. Il messaggio lanciato a gran voce in Piazza San Giovanni continua a rimbombare. Non più solo nelle piazze.

L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
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