Fact checking di Pagella Politica: Speranza sui debiti delle pubbliche amministrazioni

Pubblicato il 30 Marzo 2013 alle 15:29 Autore: Pagella Politica
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Roberto Speranza ha dichiarato:”Ci sono circa 100 miliardi che le pubbliche amministrazioni devono alle piccole e medie imprese italiane”. Pagella Politica ha effettuato il fact checking della dichiarazione di Speranza e si è espressa con un “C’eri quasi”.

La questione dei debiti delle pubbliche amministrazioni nei confronti dei fornitori privati sta acquisendo un ruolo sempre più centrale nel dibattito sulle misure necessarie per sbloccare la crescita e ridare impeto alle imprese in difficoltà. L’annuncio che l’Unione Europea potrebbe considerare come “fattore attenuante” la liquidazione dei debiti commerciali e quindi concedere all’Italia maggiore flessibilità nel raggiungere gli obiettivi del Patto di Stabilità e Crescita è stata seguita dall’annuncio del governo di sbloccare fondi per rimborsare le imprese pari a 20 miliardi di euro nel 2013 e ulteriori 20 nel 2014.

Ma a quanto ammontano precisamente questi debiti? Le stime sono varie, e non particolarmente esaustive. Durante un’intervista a Che Tempo Che Fa il direttore generale di Confindustria, Giorgio Squinzi, ha citato il valore di 71 miliardi di euro, specificando che a suo avviso questa stima di Bankitalia era al di sotto del valore reale (si veda circa il minuto 05:10). Nel rapporto di Confindustria “Crescere si può, si deve”, si parla del bisogno di liquidare immediatamente almeno due terzi del totale dei debiti delle pubbliche amministrazioni verso le imprese, quantificati a 48 miliardi; aggiungendo il rimanente terzo si arriva a 72 miliardi di euro.

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Cercando tra i documenti della Banca d’Italia, però, non abbiamo trovato un immediato riscontro di questi 70 miliardi circa citati da Squinzi. Chiedendo ausilio all’ufficio stampa di Via Nazionale ci è stato indicato, però, come probabile fonte di questo dato il capitolo 13 “Finanza Pubblica” della Relazione annuale 2011 di Bankitalia. Effettivamente, a pagina 148 di questo documento, si può trovare una stima per il 2011, secondo la quale l’indebitamento commerciale complessivo delle amministrazioni pubbliche nel 2011 si sia collocato tra il 4,5 e il 5 per cento del Pil. Visto che il Pil nel 2011 era pari a 1.612,3 miliardi di euro, i debiti delle PA si aggiravano quindi tra i 72,6 e gli 80,6 miliardi. Sottolineiamo che i dati Bankitalia si riferiscono al 2011, e quindi non si può usare quella stessa proporzione per stimare la situazione dei debiti delle PA nel 2012.

Le stime non finiscono qui. A ottobre dell’anno scorso, il Tavolo interassociativo delle imprese dei servizi (organismo dall’acronimo non proprio felicissimo, TAiiS), ha presentato, durante una conferenza dedicata proprio ai ritardi nel pagamento alle imprese, una stima più alta di quella di Bankitalia, che si aggira sui 90 miliardi di euro.

Altre fonti di informazione (TgCom Tiscali, entrambe citando Milano Finanza) parlano di un fantomatico rapporto della Ragioneria Generale dello Stato nel quale si valuterebbe a “circa 94 miliardi” i crediti commerciali dello Stato. Pur avendo cercato a lungo il documento citato da questi articoli non siamo riusciti a trovarlo. Abbiamo però trovato il rendiconto dell’audizione di Biagio Mazzotta, ispettore generale capo dell’Ispettorato generale del bilancio della Ragioneria generale dello Stato, alla Camera il 31 luglio 2012. Mazzotta cita anche lui lo studio di Bankitalia, e poi dichiara che “come Ragioneria Generale dello Stato noi non abbiamo una stima ufficiale eseguita sui debiti commerciali. Dal punto di vista del bilancio noi riusciamo ad avere alcuni dati in più e a effettuare una stima forse un po’ più consolidata.” Qui ci rivolgiamo ai nostri lettori: se doveste trovare il rapporto a cui si fa riferimento, inviatecelo o segnalatecelo nei commenti!

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L'autore: Pagella Politica

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