Intrecci di governo, congressi e serrate: la settimana scandinava

Pubblicato il 11 Aprile 2013 alle 10:24 Autore: Antonio Scafati

Prossimo Governo in Norvegia. Secondo tutti i sondaggi, La Destra vincerà le elezioni norvegesi del prossimo 9 settembre. Ma con chi governerà Erna Solberg?

Ecco, questo ancora non è dato saperlo. Solberg ha detto spesso di voler dar vita a un esecutivo che raggruppi i quattro partiti oggi all’opposizione: Destra, Partito del Progresso, Partito Popolare Cristiano e Liberali – elencati in rigoroso ordine di grandezza. Ma più che una precisa rotta politica, quella di Solberg è prudenza strategica: a cinque mesi dal voto, la leader della Destra non esclude nessuno scenario pre-elettorale né post-elettorale.

Considerate le differenze tra i quattro partiti di centrodestra (su ambiente, tasse, immigrazione: e si potrebbe continuare) la tattica di Solberg è quasi obbligata. La possibilità di formare governi di minoranza lascia inoltre aperti molti scenari. Qualche paletto però cominciano a piantarlo gli altri.

In questi giorni a parlare è stata la leader dei Liberali, Trine Skei Grande: il suo partito non farà parte di un governo nel quale non sia presente anche il Partito Popolare Cristiano. “Non vogliamo un governo blu scuro” ha dichiarato: “Abbiamo bisogno anche del Partito Popolare Cristiano”.

Parole che piacciono ai diretti interessati visto che gli obiettivi sono i medesimi. Liberali e Partito Popolare Cristiano rischiano infatti di rimanere schiacciati tra Destra e Partito del Progresso, entrambi molto più forti elettoralmente.

Se uno solo dei due piccoli partiti dovesse diventare parte del futuro esecutivo norvegese, il pericolo sarebbe quello di diventare l’anello debole, avere poca voce in capitolo e pagare tutto in termini di consenso. A Erna Solberg non dispiacerebbe dar vita a un gabinetto con il Partito Popolare Cristiano e i Liberali, tenendo così fuori il Partito del Progresso – molto più scomodo, considerata anche la sua grandezza. Ma tutto dipenderà dai risultati del voto.

Intanto nella vicina Svezia si è chiuso il congresso dei socialdemocratici, principale partito di opposizione nel paese. Un appuntamento, quello dei laburisti, costantemente in equilibrio tra i problemi di oggi e l’inseguimento di un passato glorioso.

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L'autore: Antonio Scafati

Antonio Scafati è nato a Roma nel 1984. Dopo la gavetta presso alcune testate locali è approdato alla redazione Tg di RomaUno tv, la più importante emittente televisiva privata del Lazio, dove è rimasto per due anni e mezzo. Si è occupato per anni di paesi scandinavi: ha firmato articoli su diverse testate tra cui Area, L’Occidentale, Lettera43. È autore di “Rugby per non frequentanti”, guida multimediale edita da Il Menocchio. Ha coordinato la redazione Esteri di TermometroPolitico fino al dicembre 2014. Follow @antonio_scafati
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