Grillo: “I partiti vogliono andare al voto per disinnescare il Movimento”

Pubblicato il 14 Aprile 2013 alle 15:00 Autore: Redazione

Beppe Grillo con un post sul suo blog commenta, a suo modo, le voci che si rincorrono su un possibile ritorno al voto qualora non venisse trovata un’intesa tra Pd e Pdl nel formare un governo di larghe intese. Il portavoce dei Cinque Stelle critica ancora la scelta di non istituire le commissioni parlamentari prima della formazione di un governo: “L’Italia è una Repubblica parlamentare senza Parlamento”.

”Per disinnescare il M5S le Commissioni saranno istituite DOPO l’elezione del presidente della Repubblica, DOPO il nuovo ciclo di consultazioni, DOPO la fiducia al nuovo governo, quindi, ottimisticamente a luglio PRIMA della chiusura di Camera e Senato per ferie” attacca Grillo. Il teorema del fondatore del M5s è semplice: “Il Parlamento è bloccato perché  si vuole disinnescare il Movimento 5 Stelle”. E il primo a beneficiarne sarebbe Berlusconi, chiamato da Grillo “Maschera di Cera”: “Immaginatevi l’orrore di Maschera di Cera già pronto per il museo di Madame Tussauds se venissero presentate una dopo l’altra leggi sulla ineleggibilità, sul conflitto di interessi, sulla corruzione. Si scioglierebbe insieme ai suoi alleati pdmenoellini. Il Parlamento deve rimanere un simulacro, un non luogo, per questo non vengono attivate le Commissioni parlamentari”.

Grillo infine accusa i partiti di voler tornare al voto solo per “disinnescare il M5s”. “Poi, extrema ratio, per sicurezza, si potrebbero sciogliere le Camere e andare a nuove elezioni senza aver avviato alcuna riforma”.

 

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