Il Governissimo in arrivo

Pubblicato il 23 Aprile 2013 alle 06:55 Autore: Gianluca Borrelli
Governissimo in arrivo

Il Governissimo in arrivo

Sembra che in molti ancora non lo abbiano capito o non lo vogliano ammettere, ma dalla rielezione di Napolitano due cose discenderanno in maniera estremamente chiara. E noi lo dicevamo da tempo:

– si farà un “Governissimo” con esponenti politici di PD e PDL, quindi il PD dovrà votare una fiducia a un governo con dentro esponenti di primo piano del PDL (forse non direttamente Gasparri e Brunetta visto che sono già capigruppo ma probabilmente personaggi di quel calibro). Chi sia il premier non importa, che sia Amato o Enrico Letta (nipote di Gianni) sarà comunque vicino a Berlusconi e ne garantirà gli interessi personali in maniera puntuale.

Governissimo in arrivo

Governissimo in arrivo

– gli 8 punti di Bersani ed il programma della coalizione Italia Bene Comune sono cestinati completamente e in particolare cose come: il conflitto di interessi, l’inasprimento delle norme anticorruzione, e le norme sull’incandidabilità e ineleggibilità. Chi ha votato il centrosinistra per fare queste cose se le può scordare, vedrà il voto che ha dato utilizzato per realizzare finalmente appieno quello che Berlusconi ha cercato di fare da sempre, ovvero: una nuova legge Gasparri che tuteli Mediaset in difficoltà (come sanno bene i più informati è una condizione capestro imposta da Berlusconi per accettare un governo col PD). Tra le riforme vedremo finalmente realizzate quelle che riguardano la giustizia e che sono presenti nel piano di “Rinascita Democratica” della P2, come il punto che riguarda la separazione netta tra magistratura inquirente e quella giudicante, con la prima direttamente controllata dal potere politico e la seconda isolata e depotenziata. L’autore di quel documento -che dubitiamo sia Gelli ma piuttosto qualcuno che in questi anni ha continuato ad influire molto nel centrodestra berlusconiano e che era suo consigliere già dagli anni 80- sarà molto soddisfatto vedendo il suo piano realizzarsi completamente col voto di così tanti italiani.

Altre cose che probabilmente saranno fatte saranno la probabile abolizione dell’IMU (anche per i ricchi e chi ha più case), ridimensionamento di Equitalia e abbassamento della guardia contro l’evasione fiscale con norme che facilitino l’elusione, e tutto questo galvanizzerà certamente un certo tipo di elettorato. In cambio quello che viene comunemente chiamato centrosinistra (anche se oramai questa allocuzione non ha più alcun senso) avrà un abbassamento dell’età pensionabile e un aumento delle pensioni più basse senza che vengano toccate quelle più alte o quelle baby.

Scelta Civica è ancora di più un mistero. Fanno una campagna con un programma che è l’agenda Monti e poi fanno i pazzi per questo governo che tutto farà tranne che seguire l’agenda Monti… quindi a livello programmatico qualsiasi loro idea o proposta sarà azzerata con grande gioia da parte dei suoi gruppi dirigenti che evidentemente si sono fatti votare proponendo un programma per fare esattamente l’opposto. Liberi di farlo anche loro visto che non hanno vincoli di mandato, ma era quello che avevano promesso in campagna elettorale? Quello al quale assistiamo è il più enorme voltafaccia e tradimento della volontà elettorale che si sia mai visto, da parte di quasi tutti i partiti. E’ stato tutto un inganno, gli unici che finora non hanno ingannato i loro elettori sono quelli del M5S e in parte di SEL (che però se tornerà a fare accordi col PD di Franceschini Fioroni Letta Bersani Finocchiaro ecc dimostrerà di essere solo uno strumento funzionale a un piano condiviso dai 2 grossi blocchi clientelari).
In sostanza si punta a fare leggi che incrementino la spesa pubblica ed il debito. Niente sarà fatto sul fronte della ricerca

Chiunque abbia votato Monti o il centrosinistra vedrà il proprio voto utilizzato per realizzare parte del programma di Berlusconi, che egli non era mai riuscito a realizzare in passato, se questo può essere un tradimento di una gran parte dell’elettorato non è certamente un golpe visto che gli eletti non hanno vincolo di mandato ma certo un tradimento totale del voto dei cittadini. Questo sta già comportando un crollo della fiducia verso il PD da parte dei suoi elettori che si tradurrà in un tracollo elettorale irreversibile perché non si tratterà di un episodio singolo legato magari a ciò che è successo in questi giorni ma significherà l’asservimento del PD e di SC agli interessi personali di Berlusconi, giorno per giorno, per tutto il resto della legislatura (in realtà è sempre stato così gettano solo la maschera, poco importa se distruggeranno completamente anche i loro giovani, se non sapranno reagire peggio per loro). La spudoratezza dei rappresentanti politici, supportati da una stampa compiacente, non è una cosa nuova e ci sarà una nuova stagione nella quale la rete, unico baluardo contro la realizzazione di questo piano sarà oggetto di attacco e di leggi bavaglio.

La dirigenza del PD sta iniziando ad odiare la rete come e più di Berlusconi, quindi qualche azione per limitarne la libertà è nell’ordine delle cose.

In cambio probabilmente offriranno nuovo assistenzialismo, posti di lavoro improduttivi e tanti nuovi enti inutili dove assumere persone a loro vicine per cementare il consenso nella maniera tradizionale: col il clientelismo. Niente di nuovo sotto il sole, è l’unica ricetta che conoscono per anestetizzare il disagio sociale, e per fare questo chiederanno all’Europa di poter rompere i patti di stabilità per fare nuovo debito. In particolare sarà fatta una riforma delle pensioni, tanto cara al sindacato, che farà esplodere la spesa depredando i soldi che i giovani stanno mettendo da parte in questo momento e che quando sarà il loro turno non vedranno mai. Incredibile la faccia tosta di chi del sindacato va in TV a dire che “al momento il bilancio è in attivo”, ricorda molto quella barzelletta di quell’uomo che precipitando dal centesimo piano, verso il cinquantesimo piano si sente chiedere da un uomo alla finestra “come va?” e risponde “per ora alla grande!”. Fra 20-30 anni non ci saranno abbastanza giovani per pagare le pensioni di chi sta lavorando adesso, ci saranno molti molti più vecchi che vivranno molto più a lungo, a meno che non ci sia una guerra che decimi la popolazione e che azzeri tutto, come avviene sempre con le guerre.

Nel frattempo loro si godranno un altro giro sulla giostra dei privilegi, tanto in Italia non ci sarà mai una rivoluzione, perché come diceva Ennio Flaviano “ci conosciamo tutti”, è più probabile che verrà qualcuno a prendersi i soldi che ci ha prestato e che molti (non solo i politici) si sono presi senza dare alcun valore aggiunto in cambio.

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L'autore: Gianluca Borrelli

Salernitano, ingegnere delle telecomunicazioni, da sempre appassionato di politica. Ha vissuto e lavorato per anni all'estero tra Irlanda e Inghilterra. Fondatore ed editore del «Termometro Politico».
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