Sicilia Crocetta furioso con la sua maggioranza

Pubblicato il 30 Aprile 2013 alle 13:55 Autore: Redazione

Crocetta in Sicilia contro i suoi alleati. La seduta a Sala d’Ercole si è chiusa ieri notte all’improvviso in un momento di caos in aula, scoppiato dopo l’approvazione, da parte della maggioranza Pd-Udc, di un emendamento che destina al comando dei vigili urbani di Messina 1,2 milioni di euro.

Nicola D’Agostino, deputato dell’Udc e vicepresidente regionale, ha accusato i deputati messinesi, che trasversalmente hanno tutti sostenuto la necessità di finanziamento dell’emendamento, di “imbrogliare” le carte e di favorire interessi di bottega invece che l’interesse collettivo.

A quel punto è intervenuto il Movimento 5 Stelle, che con un subemendamento ha portato la cifra a 700 mila euro, ma questo non è bastato a placare le anime. I grillini hanno quindi provato a salvare dall’impaccio la maggioranza ma la bagarre è scoppiata ugualmente e si è deciso di rinviare ad oggi la seduta conclusiva.

Secondo Crocetta, infatti, la norma in questione non rientrava nel patto tra maggioranza e opposizione sancito per spianare la strada alla legge di stabilità entro oggi, ultimo giorno utile per varare la manovra (scade l’esercizio provvisorio) e scongiurare il commissariamento.

Il governatore ha  accusato Pd e Udc di non sapere gestire i propri deputati e ha parlato di norme che in realtà sono veri e propri “aiuti di Stato”. “Tutto questo è inammissibile, non lo consento”, ha urlato in aula il governatore. “Siamo in Parlamento per approvare norme di carattere generale che riguardano i siciliani e non provvedimenti su misura di bacini elettorali dei singoli deputati”, dice Crocetta all’Ansa. A questo punto penso proprio che presenterò una apposito disegno di legge per mettere un po’ d’ordine a questo andazzo”.

Una maggioranza, dunque, messa a dura prova da un singolo emendamento, che ne ha evidenziato la fragilità. Oggi il momento della verità: la seduta si è riaperta alle 10 per continuare l’esame della finanziaria.

Nella giornata di ieri i lavori erano iniziati a mezzogiorno con l’esame del bilancio interno dell’Assemblea regionale siciliana, seguito dall’approvazione del Bilancio della Regione.  Nel frattempo la Presidenza dell’Assemblea siciliana ha deciso, a seguito delle manifestazioni in piazza di migliaia di precari, di “chiudere” il Palazzo ai turisti. I lavoratori hanno manifestato in mattinata, con le forze dell’ordine mobilitate e in assetto antisommossa. Stop agli accessi anche alla Cappella Palatina, mentre su tutti gli ingressi a Palazzo dei Normanni la polizia ha assicurato la propria sorveglianza.

Alessandro Genovesi

L'autore: Redazione

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