Scomparso in Siria giornalista de La Stampa

Pubblicato il 30 Aprile 2013 alle 19:14 Autore: Francesco Di Matteo

“Non riceviamo notizie da Domenico Quirico da 20 giorni”. Ad annunciarlo è il direttore de La Stampa Mario Calabresi, che ha deciso di annunciare la scomparsa dell’inviato in Siria.

Domenico Quirico, 62 anni, è uno dei giornalisti più preparati in Italia, famoso per i suoi reportage nelle zone calde interessate da conflitti. Nella sua carriera ha raccontato con esperienze dirette vicende terribili e conflitti cruenti, come l’esercito del signore in Uganda, ma anche le carestie dei campi profughi nel Corno d’Africa, ma è stato anche in Darfur, nel Sudan. Recentemente, invece, ha seguito per intero la primavera araba, dall’Egitto alla Tunisia, dalla Libia, dove più volte si è recato per raccontare la caduta del defunto raìs Gheddafi e dove fu rapito a Tripoli insieme a 3 colleghi italiani di Avvenire e del Corriere della Sera, al Mali dove una situazione difficilissima ha costretto anche la Francia ad intervenire.

Quirico in Siria ci era già stato altre 3 volte durante la dura guerra civile che il Paese sta vivendo. Nei suoi primi viaggi in Siria era stato ad Aleppo, luogo, allora, dei maggiori scontri tra ribelli e esercito lealista raccontandone i bombardamenti e i primi sviluppi della rivolta. Nel suo terzo viaggio, invece, si era diretto verso Idlib, a sud di Aleppo e non distante da Homs, nuovo principale scenario di guerra.

Nel suo quarto viaggio, iniziato all’inizio di Aprile, Quirico volevo ritornare a Idlib per “raccontare una guerra che troppo tempo è stata lontana dalle prime pagine dei giornali occidentali”. “Quirico – racconta il direttore Calabresi – voleva entrare in Siria passando dal Libano. Il 6 Aprile ha comunicato di essere entrato in Siria mentre il 9 aveva avvisato redazione e famiglia di un suo prolungato silenzio poiché in molte zone della Siria la copertura della linea telefonica è saltata e gli è stato negato l’uso del satellitare”. La negazione dell’uso del telefono satellitare, infatti, è dovuto alla possibilità di poter far segnalare la presenza di gruppi ribelli attraverso il segnale. L’ultimo contatto di Quirico è avvenuto Martedì 9 Aprile quando ha inviato un sms ad un collega per segnalargli che era in viaggio verso Homs. Da allora di Quirico non si hanno più notizie.

Sin dal momento in cui il direttore de La Stampa ha annunciato tramite comunicato la scomparsa del giornalista, il governo si è immediatamente messo a lavoro per la risoluzione di questa vicenda. Della situazione si sta occupando in prima persona il neo ministro per gli affari esteri Emma Bonino, insieme alla Farnesina che sta operando tramite l’unità di crisi e cooperando con tutte le strutture italiane e non presenti nel Paese mediorientale.

L'autore: Francesco Di Matteo

Napoletano classe '92. Laureato in Scienze Politiche e delle relazioni internazionali alla Federico II di Napoli nel 2014, è appassionato di giornalismo e in particolare di politica, di analisi politica e di Scienza Politica, in generale. Tesserato a Libera, in passato ha ricoperto la carica di Coordinatore Regionale a livello giovanile nell'Italia dei Valori (2012). Cofondatore dell'associazione Agorà - Lavoro, Partecipazione e Libertà. Attualmente collabora anche con "Il Roma" ed è co-fondatore della testata indipendente "Libero Pensiero".
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