Vendola e Rodotà in piazza: “La sinistra non può morire di Berlusconismo”

Pubblicato il 12 Maggio 2013 alle 12:21 Autore: Alessandro Genovesi

Nel giorno della manifestazione a Brescia del Pdl, si è svolta, a Roma, anche la manifestazione di Sinistra Ecologia e Libertà, organizzata da Nichi Vendola in piazza Santi Apostoli. Nome dell’appuntamento “La cosa giusta”.

Sul palco, assieme al governatore della Puglia, anche Stefano Rodotà e Ignazio Marino, candidato sindaco di Roma per il centrosinistra.

Al centro della manifestazione l’idea di offrire un’alternativa di sinistra a questo governo e di riempire i vuoti lasciati dal Partito democratico, ora al governo con la destra, tra gli elettori del centrosinistra.

Vendola inizia sgombrando il campo da dubbi e ipotesi su nuove formazioni politiche a sinistra del Pd: “Non c’è nessuna costituente, nessun nuovo partito all’orizzonte”.

Su questo punto, anche Rodotà rincara la dose: “Non sono disponibile a fare nessun partitino e nessuna costituente, su di me si sono concentrate aspettative esagerate. E non mi piace che il mio nome venga usato per dividere la sinistra”. Il giurista, accolto da un’ovazione, parla poi della necessità di una “ricostruzione culturale della sinistra” e si chiede “cosa non ha funzionato per il partito di Ingroia? cosa non ha funzionato nell’ allenza tra Pd e Sel?”. Per Rodotà “la sinistra deve ripartire dai diritti” perche “la loro tutela è un elemento fondamentale della lotta politica”. “Occorre uscire non solo dalla crisi economica ma anche dalla crisi morale e civile”.

 vendola braccia conserte

Il leader di Sel ha attaccato la coalizione tra Pd e Pdl chiamando in causa Andreotti, personificazione di un certo modo di fare politica:  “Non possiamo morire di berlusconismo e dobbiamo rifiutare l’andreottismo come virtù nazionale, quell’andreottismo che traveste il cinismo da realismo, e che chiama il trasformismo senso di responsabilità”. Un’accusa molto pesante alle scelte dei Democratici, che ora “non potranno più parlare di certe cose”, prima fra tutte “il conflitto d’interessi”.

Vendola, tra le altre cose, non perdona agli alleati di aver archiviato la coalizione Italia bene comune ad appena due mesi dalle elezioni.

Il governatore della Puglia esprime anche disagio  per il fotomontaggio con il quale Beppe Grillo nel suo blog lo ha raffigurato accanto a Roberto Maroni, e attacca il Movimento 5 Stelle: “era un modo per dire che quella di Sel sarà un’opposizione farlocca, che l’unica opposizione dura e pura e dotata di tutti i crismi è l’opposizione del movimento Cinque stelle e mi chiedo: opposizione a che cosa? Se di fronte al tema fondamentale dei diritti per i  più deboli, cioè i bimbi senza cittadinanza,  tu, caro Beppe Grillo, prendi gli applausi di Ignazio La Russa, io non ho bisogno di fare il fotomontaggio”.

Alla manifestazione hanno preso parte anche alcuni esponenti di occupyPd, il movimento giovanile del Partito democratico fortemente critico verso le scelte della dirigenza, preferendo così la piazza di Vendola all’assemblea del loro partito, che proprio nelle stesse ore ha eletto Guglielmo Epifani come nuovo segretario.

 

L'autore: Alessandro Genovesi

Classe 1987, laureato in Giurisprudenza presso l'Università degli Studi di Udine, è da sempre appassionato di politica e di giornalismo. Oltre ad essere redattore di Termometro Politico, collabora con il quotidiano Il Gazzettino Su twitter è @AlexGen87
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