Il ministro Delrio rilancia l’abolizione delle province

Pubblicato il 15 Maggio 2013 alle 18:15 Autore: Alessandro Genovesi
graziando delrio

Graziano Delrioministro degli affari regionali e per le autonomie locali, renziano del Partito democratico, rilancia un vecchio cavallo di battaglia della politica: l’abolizione delle province e l’istituzione delle “città metropolitane” entro la fine del 2013.

Il ministro ha illustrato le linee programmatiche del suo dicastero: “il Governo intende abolire le Province, ma questo non risolve il problema delle funzioni di area vasta”. Resta da sciogliere anche il nodo “delle modalità elettive e di eventuali accorpamenti” – ha spiegato Delrio – dichiarando di confidare “che si possa in tempi rapidi arrivare a una nuova organizzazione del livello provinciale che consenta di mettere al centro i Comuni e le Regioni, oltre a un considerevole risparmio dei costi, non solo per l’abolizione in sé ma per le sinergie tra i diversi livelli di Governo”.

Il tema dell’abolizione delle province non è affatto nuovo nel dibattito politico, ma l’esito è finora sempre stato deludente: già lo scorso anno il governo Monti aveva presentato in Parlamento un decreto volto a ridurre da 86 a 51 le province, ma i partiti lasciarono decadere il provvedimento; nel 2011, invece, quando  il Governo Berlusconi era ancora in carica, Pdl, Pd e Lega Nord votarono espressamente contro un disegno di legge che avrebbe causato l’abolizione delle stesse.

 Delrio

Nel corso del suo intervento, il ministro Delrio ha poi parlato anche della sospensione della prima rata dell’ Imu e di misure per allentare il patto di stabilità. In relazione alla tassa sulla prima casa, ha dichiarato: “E’ necessario ripensare questa imposta, garantendo autonomia fiscale a Comuni e Regioni, affinché possano svolgere le loro funzioni”. Comunque, ha assicurato Delrio, la sospensione della rata di Giugno non comporterà nessuna carenza di liquidità per gli enti locali.

“Non va dimenticato – ha aggiunto –   “che l’Imu è parte del cosiddetto federalismo fiscale cioè di un progetto organico che tendeva a dare più autonomia e più responsabilità agli enti locali. Gli enti locali devono amministrare bene il denaro pubblico  ma devono anche poter contare su risorse certe.”

Inoltre, il ministro ha garantito che, sempre entro fine anno, il Governo avrà come priorità la messa in campo di nuove misure per allentare il patto di stabilità interno. L’obiettivo è “aumentare la capacità di manovra degli enti locali, in particolare dei piccoli Comuni. I tagli hanno provocato una pesante contrazione degli investimenti”. Un primo passo in questa direzione è stato compiuto “con l’accordo raggiunto con Regioni ed enti locali sul decreto che ha sbloccato i pagamenti della Pubblica Amministrazione, che ha avuto l’impatto positivo di ridurre del 50% gli effetti negativi del patto di stabilità sugli enti locali. Il Governo – ha concluso Delrio – si impegna a revisionare queste regole del patto, in particolare sulla messa in sicurezza del territorio e dell’edilizia scolastica”.

L'autore: Alessandro Genovesi

Classe 1987, laureato in Giurisprudenza presso l'Università degli Studi di Udine, è da sempre appassionato di politica e di giornalismo. Oltre ad essere redattore di Termometro Politico, collabora con il quotidiano Il Gazzettino Su twitter è @AlexGen87
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