Grillo attacca i partiti e Franceschini, Crimi “Nessuna black list di giornalisti”

Pubblicato il 22 Maggio 2013 alle 18:51 Autore: Redazione

Grillo attacca i partiti e Franceschini, Crimi “Nessuna black list di giornalisti”

Giornata intensa per Beppe Grillo e il Movimento 5 Stelle. Il comico ha commentato sul suo blog i recenti disegni di legge presentati e subito dopo ritirati da Pd e Pdl. “Il Governo Unico ha le sue priorità: dimezzare le pene ai condannati per associazione mafiosa, riforma della Giustizia ad berlusconem, la cancellazione del MoVimento 5 Stelle dalla competizione elettorale, il condono edilizio, la ripresa del tunnel merci in Val di Susa, leggi bavaglio per la Rete, il fumo degli occhi dello ius soli (inesistente in Europa), l’eliminazione del reato di clandestinità, i matrimoni omosessuali”. Per Grillo queste non sono priorità per il Paese. “Le vere emergenze – attacca –  sono il reddito di cittadinanza, la diminuzione del peso fiscale sulle PMI (le uniche che tengono in piedi il Paese), un taglio netto al nodo gordiano della burocrazia, l’azzeramento dei costi della politica, pari a 16 miliardi in più di quelli della Francia, la impignorabilità della prima casa”.

Il leader dei Cinque Stelle non se la prende solo con i partiti. Ne ha anche per il ministro per i Rapporti con il Parlamento Dario Franceschini. Sul suo blog, il comico pubblica infatti un sms inviato dal ministro ai suoi amici. “Caro xxx, – si legge nel messaggio – se voti a Roma posso proporti di dare la preferenza a Michela di Biase, la mia compagna, che si candida in consiglio comunale? Dario”. Grillo attacca Franceschinicome se non bastassero i problemi dell’Italia, deve pure preoccuparsi di dare una mano alla compagna candidata al consiglio comunale di Roma. Povero Dario. Nemmeno un attimo di riposo. Ma si sa tutti teniamo famiglia.” Il ministro ha poi replicato “Grillo rispetti la mia compagna”.

franceschini

Intanto il capogruppo al Senato del M5s Vito Crimi ha smentito l’esistenza di una black list di giornalisti come era apparso in un primo momento dalla mail inviata dallo staff comunicazione dei Cinque Stelle a senatori e deputati grillini. Nella mail si annunciava la “fase 2 della comunicazione dei Cinque Stelle” e si vietava a deputati e senatori pentastellati di rispondere alle domande dei “giornalisti che si sono già dimostrati inaffidabili se non addirittura in malafede”. Il team di comunicazione invitava inoltre  i deputati a rilasciare interviste solo nella stanza del gruppo di comunicazione dopo essersi messi in contatto con lo staff.  Crimi ha poi  precisato il ruolo degli staff di comunicazione “Noi abbiamo due gruppi di comunicazione, alla Camera e al Senato, che ci danno supporto e suggerimenti. Questo è il loro ruolo e nient’altro. Non danno un indirizzo politico”.

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