Analisi del Gran Premio di Monaco

Pubblicato il 24 Maggio 2013 alle 13:01 Autore: Lorenzo Stella

Il Gran Premio di Monaco è, insieme a Monza, la gara più affascinante dell’intero mondiale di Formula 1.

Negli anni è stato in grado di attirare molti VIP che lo hanno reso, più che una gara automobilistica, un vero e proprio evento mondano. Proprio per sfruttare appieno le potenzialità turistiche della manifestazione, che fino a pochi anni fa si disputava nel week end dell’ascensione, festa nazionale in Francia il fine settimana di gara è stato allungato facendo disputare le prove libere il giovedì e non, come su tutti gli altri circuiti, il venerdì.

Il circuito di Montecarlo rimane uno dei più tecnici e difficili della storia e, tutti gli appassionati, conoscono a memoria il tracciato cittadino che mette alla prova i piloti con la curva più lenta dell’intero mondiale: il tornante della vecchia stazione da fare ai 50 km/h. Proprio per questi motivi e per l’incredibile difficoltà nei sorpassi si ritiene che un pilota non può definirsi un vero campione fino a che non vince a Monaco.

Il record di vittorie sul tracciato, a dimostrazione del fatto che vincono solo i migliori, appartiene ad Ayrton Senna con sei vittorie seguito a ruota da due mostri sacri come Michael Schumacher e Graham Hill a quota cinque. Coloro che hanno vinto di più sul circuito di Montecarlo e che, anche in questa edizione, si contendono il gradino più alto del podio, sono Fernando Alonso e Mark Webber entrambi due volte vincitori.

L’ultima vittoria marchiata Ferrari a Monaco risale al lontano 2001 con Schumacher al volante destinato, quell’anno, a diventare campione del mondo. Le ultime tre edizioni hanno visto il dominio incontrastato delle Red Bull ma, a questa tornata, sembra proprio che le monoposto austriache siano destinate a non vincere: durante le prove libere si è registrata una netta supremazia delle Mercedes guidate da Nico Rosberg e da Lewis Hamilton.

Il pilota tedesco si è detto molto soddisfatto dei tempi fatti registrare ma non sembra molto ottimista in vista della gara. I problemi col degrado delle gomme sono una costante in casa Mercedes. Anche nel paddock della Ferrari questo problema non viene sottovalutato e gli ingegneri stanno cercando, proprio in queste ore, di sviluppare la migliore strategia di gara forti degli incoraggianti risultati arrivati dalle prove libere: terzo e quarto posto subito dietro le due Mercedes e davanti alla Red Bull di Webber e le due Renault. Solo nono posto per il campioncino tedesco Vettel che, anche montando le supersoft, non è riuscito a migliorare i propri tempi.

Il venerdì di riposo verrà utilizzato dai tecnici per migliorare il più possibile in vista delle prove di sabato per la pole position che, sul tracciato del Principato, viene considerata molto più importante che su altri. Le parole di Lewis Hamilton in proposito dipingono molto chiaramente il concetto: “Se parto davanti, vinco!”. Che vinca il migliore e, in questo caso, sarà veramente il migliore.

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L'autore: Lorenzo Stella

Nato a Carmagnola (TO) il 3 ottobre del 1992, studio presso l'Università degli studi di Torino, corso di laurea in Scienze politiche e sociali. Scrivere è, da sempre, la mia più grande passione e, dopo aver scritto per alcune testate sportive locali, ho iniziato a scrivere per la testata on-line Termometro Politico nel maggio del 2013. Da febbraio del 2014 ricopro il ruolo di Vice-caporedattore della sezione sportiva di Termometro Politico.
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