Berlusconi: “Urge uno choc economico”

Pubblicato il 31 Maggio 2013 alle 13:53 Autore: Lorenzo Stella

L’agenda Letta continua a far discutere e, dopo aver incassato le critiche di renziani e prodiani, viene presa di mira anche da Silvio Berlusconi intervenuto in mattinata al programma televisivo “La Telefonata” .

Le parole dell’ex Premier suonano come un avviso più che una minaccia: il governo dovrebbe occuparsi della situazione economica piuttosto che della legge elettorale poiché “Gli italiani non vivono di pane e di legge elettorale”. Una frase diretta che non può restare un insieme di parole ma che, secondo il leader del PDL, dovrà tramutarsi, entro giugno, in un decreto che scavalcherebbe nella lista delle priorità le varie riforme istituzionali. Un fiume di passione travolge il Cavaliere che, incalzato da Belpietro, sostiene di avere in tasca la ricetta per uscire dalla crisi economica: via l’Imu, no all’aumento dell’Iva, cambiare i poteri di Equitalia, detassare le assunzioni, forte sburocratizzazione e dare alla BCE la possibilità di stampare moneta.

L’intervento di Berlusconi, inoltre, sembra aver confermato la teoria, elaborata dopo il caso Giacchetti, di un PDL poco propenso a cambiare la legge elettorale vigente: “Se si dovesse andare al voto, una legge elettorale c’è. Ora in un tempo adeguato facciamo le riforme, magari arrivando all’elezione diretta del capo dello Stato. E’ importante che il centrodestra e il centrosinistra continuino a lavorare insieme in Parlamento, e dentro le riforme si farà una legge elettorale adeguata”.

Il Cavaliere cambia argomento addentrandosi in un’analisi dei risultati delle amministrative scagliandosi contro Grillo, additato come burattinaio, ed il M5S che avrebbe assunto il poco nobile ruolo di valvola di sfogo durante le elezioni politiche ma che, presto, sarebbe destinato a sgonfiarsi.

Berlusconi, dopo un brave passaggio sulle questioni legate al Milan, ha ancora avuto il tempo di rinnovare la fiducia ai suoi collaboratori, in particolare Alfano e Schifani, accusati da Bisignani, noto faccendiere ritenuto uno degli uomini più potenti d’Italia, di aver congiurato contro il Cavaliere. Congiura o meno sembra proprio che Berlusconi sia riuscito a ritagliarsi il ruolo di prima donna e a sovrastare Letta. Ulteriore dimostrazione che l’unità di un partito può risultare determinante sulla bilancia in un governo di larghe intese.

Lorenzo Stella

 

L'autore: Lorenzo Stella

Nato a Carmagnola (TO) il 3 ottobre del 1992, studio presso l'Università degli studi di Torino, corso di laurea in Scienze politiche e sociali. Scrivere è, da sempre, la mia più grande passione e, dopo aver scritto per alcune testate sportive locali, ho iniziato a scrivere per la testata on-line Termometro Politico nel maggio del 2013. Da febbraio del 2014 ricopro il ruolo di Vice-caporedattore della sezione sportiva di Termometro Politico.
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