Confederations Cup 2013

Pubblicato il 4 Giugno 2013 alle 09:57 Autore: Emanuele Vena

La Confederations Cup 2013 si svolgerà in Brasile, dal 15 al 30 giugno. Le squadre ammesse all’edizione 2013 sono otto.

Il Paese ospitante dei prossimi Mondiali 2014 (Brasile) e i campioni del Mondiale 2010 (Spagna), della Coppa d’Africa 2013 (Nigeria), della Coppa America 2011 (Uruguay) della Coppa delle nazioni oceaniche 2012 (Tahiti), della Concacaf 2011 (Messico) e della Coppa d’Asia 2011 (Giappone).

L’ottava partecipante avrebbe dovuto essere la vincitrice degli Europei 2012. Tuttavia, essendo la Spagna già ammessa in quanto vincitrice dell’ultimo Mondiale, il suo posto è stato preso dall’Italia, finalista dell’ultimo Europeo.

La fase a gironi, che presenta due gruppi da quattro squadre ciascuno, si svolgerà dal 15 al 23 giugno. Il primo gruppo comprende Brasile, Giappone, Messico ed Italia; il secondo Spagna, Tahiti, Uruguay e Nigeria. Le prime due qualificate di ogni gruppo accederanno alle semifinali, in programma il 26 e 27 giugno, mentre la finale si disputerà il 30 giugno al Maracanà di Rio, stesso giorno della finalina per il 3° posto, a Salvador.

La lista dei 23 convocati stilata dal CT dell’Italia Cesare Prandelli comprende: 3 portieri (Buffon, Marchetti, Sirigu), 7 difensori (Abate, Astori, Barzagli, Bonucci, Chiellini, De Sciglio, Maggio), 9 centrocampisti (Aquilani, Candreva, Cerci, De Rossi, Diamanti, Giaccherini, Marchisio, Montolivo, Pirlo) e 4 attaccanti (Balotelli, El Shaarawy, Gilardino, Giovinco). A farla da padrone è il blocco Juventus (ben 8 giocatori), seguito da Milan (5), Lazio e Bologna (2), Torino, Cagliari, Napoli, Fiorentina e Roma (1), oltre al PSG, unica squadra straniera rappresentata nella spedizione azzurra (con il portiere Sirigu).

I moduli attorno ai quali potrebbe ruotare la Nazionale di Prandelli sono sostanzialmente 3: il classico 4-3-1-2, l’alternativa 4-3-3 oppure lo sperimentale 3-5-2 visto all’opera in un paio di gare dell’Europeo 2012. In tutti i casi, sembra sicura la presenza nell’11 titolare del blocco difensivo juventino, formato dal portiere Buffon e dai difensori centrali Bonucci, Barzagli e Chiellini, con quest’ultimo impiegato terzino sinistro in caso di difesa a 4. La mediana dovrebbe ruotare come al solito attorno a Pirlo, con Marchisio e De Rossi in pole position rispetto ad Aquilani e Montolivo nel ruolo di mezzali ai lati del regista bianconero.

Il capitano rossonero sarebbe invece la prima scelta nella variante “rombo”, nel ruolo di vertice avanzato di centrocampo. L’attacco dovrebbe avere una prevalenza a tinte rossonere, con Balotelli punta centrale ed El Shaarawy ad affiancarlo (in caso di attacco a 2 punte) o largo a sinistra (in caso di 4-3-3), con Gilardino e Giovinco pronti a subentrare.

L’arma strategica sulla trequarti destra, nell’ipotesi 4-3-3, potrebbe essere il granata Cerci. Per quanto riguarda le fasce arretrate, in caso di difesa a 4 il ruolo di terzino destro dovrebbe essere appannaggio di uno tra De Sciglio, Abate e Maggio, con quest’ultimo favorito come fluidificante in caso di 3-5-2, con Giaccherini sull’altra fascia. Il bianconero, inoltre, potrebbe essere riciclato all’occorrenza anche come trequartista del rombo, ruolo in cui ci sarebbero anche Diamanti e Candreva, armi polivalenti in grado di agire sia a trequarti che come “vice Cerci” nel 4-3-3.

L’Italia esordirà il 16 giugno contro il Messico, mentre il 19 sarà la volta del Giappone di Zaccheroni. Si chiude in bellezza il 22, con la supersfida contro il Brasile. Le gare contro Messico e Brasile si disputeranno alle 16 ora locale (le 21 in Italia), mentre quella contro gli asiatici verrà giocata alle 19 (mezzanotte in Italia).

Il CT dell'Italia, Cesare Prandelli

Il CT dell’Italia, Cesare Prandelli

L'autore: Emanuele Vena

Lucano, classe ’84, laureato in Relazioni Internazionali presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Bologna e specializzato in Politica Internazionale e Diplomazia presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Padova. Appassionato di storia, politica e giornalismo, trascorre il tempo libero percuotendo amabilmente la sua batteria. Collabora con il Termometro Politico dal 2013. Durante il 2015 è stato anche redattore di politica estera presso IBTimes Italia. Su Twitter è @EmanueleVena
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