Il tornado GdF si abbatte sul calcio italiano

Pubblicato il 25 Giugno 2013 alle 15:09 Autore: Lorenzo Stella

Il tornado GdF si abbatte sul calcio italiano 

Il calcio italiano è abituato ad interfacciarsi con le procure ma, dopo Calciopoli e la grana, la scorsa estate, del calcio scommesse, i tifosi si auguravano che il filo doppio fra calcio ed illeciti sportivi fosse stato tagliato.

Non è così: stamattina la Guardia di Finanza si è attivata ed ha iniziato a perquisire le sedi di quarantuno società italiane fra le quali molte di Serie A; le uniche a non essere state perquisite sono quelle di Bologna e Cagliari. Sotto la lente d’ingrandimento delle fiamme gialle sono i rapporti fra le società, i procuratori ed i giocatori. I due agenti più importanti finiti nell’occhio del ciclone sono Alejandro Mazzoni e Alessandro Moggi ma sono coinvolti anche  Hidalgo, Battistini, Rodriguez, Guastadisegno, Rodella, Gallo, Calleri, Vilarino, Calaiò e Leonardi.

La procura spiega l’operazione condotta per verificare le “modalità ed estensione pratica di alcuni meccanismi di aggiramento delle regole di tassazione dei contratti, prescelti per sottrarre al fisco ingenti quantità di denaro in relazione a ciascuna operazione di trasferimento di tesserati della Federazione italiana giuoco calcio”. I trasferimenti più noti che interessano gli agenti della GdF sono quello di Lavezzi dal Napoli al PSG e quello di Nocerino dal Palermo al Milan. Altri tesserati sospetti sono: Immobile, Sculli, Mutu, Datolo, Pellicori, Tacchinardi, Perea, Molinaro, Stellini, Franceschini, Curiale, Danti, Innocenti, Calaiò, Bogdani, Liverani, Fernandez, Sforzini, Cozza, De Rose, Tavano, Chavez, Paletta, D’Agostino, Scarlato, Denis, Statella, Stendardo, Davì, Acosta, Fideleff, Paniagua, Cassetti, Jankulovski, Stankevicius, Oddo, Contini, Paro, Graffiedi, Dorlan, Arcari, Arce, Legrottaglie, Mora, Amodio, Fontanello, Foggia, Bryan, Battaglia, Botta, Aronica, Guzman e Campagnaro.

Le operazioni, ancora in corso, sono dirette dal magistrato Stefano Capuano – volto noto nel mondo della giustizia sportiva visto che è stato un pm di Calciopoli – e vi sono coinvolti cento militari che procedono per i seguenti reati: associazione a delinquere, evasione fiscale internazionale, falso, abuso di professione ed illecita intermediazione, utilizzo e/o emissione di fatture per operazioni inesistenti e riciclaggio. Le società calcistiche italiani coinvolte sono: Chievo, Milan, Inter, Siena, Roma, Fiorentina, Atalanta, Pescara, Genoa, Juventus, Torino, Parma, Lazio, Napoli, Udinese, Sampdoria, Palermo, Catania, Cesena, Bari, Livorno, Brescia, Reggina, Crotone, Juve Stabia, Spezia, Ternana, Grosseto, Vicenza, Gubbio, Benevento, Portogruaro, Mantova, Foggia, Andria, Lecce, Cosenza, Piacenza, Triestina, Lecco e Albinoleffe mentre non sono stati ancora resi noti i nomi delle società straniere coinvolte.

Questa nuova bufera che si scatena sul mondo del calcio giunge, casualmente, cinque giorni prima dell’inizio del calciomercato, uno dei momenti cruciali per le società sotto il punto di vista finanziario ed economico.

 

Lorenzo Stella