Grillo attacca la Casta, via le scorte ai politici

Pubblicato il 3 Luglio 2013 alle 16:21 Autore: Giacomo Salvini

Questa mattina Beppe Grillo, con un post sul suo blog, è tornato ad attaccare la casta. L’argomento della diatriba è la spinosa questione delle scorte ai personaggi pubblici, in particolare ai politici che frequentano (sempre meno assiduamente tranne i parlamentari a 5 stelle) Montecitorio o Palazzo Madama preferendo, soprattutto in questo periodo, le spiagge affollate di Formentera e Forte dei Marmi. Rigorosamente con la scorta.

Nel post il leader del movimento ha citato alcuni casi in cui grandi personaggi come Don Pino Puglisi, Beppe Alfano o Marco Biagi furono trucidati (dalla criminalità organizzata e dalle Br) e probabilmente se avessero avuto la scorta qualcuno essi si sarebbe potuto salvare. Al contrario “i coniugi Mastella, gli ex ministri Cirino Pomicino, Oliviero Diliberto e Claudio Scajola e gli ex presidenti della Camera Marcello Pera e Fausto Bertinotti” possiedono la scorta, scrive Beppe Grillo nel post. Poi snocciola dati su dati su quanti siano i personaggi pubblici aventi la protezione (585) di cui 300 sono politici.

Alla fine del post, l’ex comico genovese propone di abolire del tutto i drappelli ai personaggi pubblici in modo da poter “risparmiare 250 milioni di euro all’anno, liberare 4.000 agenti per l’ordine pubblico e i domiciliari senza sentenza per i politici scortati” perché, continua Grillo, “non li vedremmo più in giro” senza scorta.

E’ assolutamente vero che la protesta contro la Casta, come la chiamarono per la prima volta Stella e Rizzo per definire una classe dirigente che tende sempre di più a commettere reati, pagarsi vacanze di lusso, macchine blu o aragoste e caviale coi soldi pubblici, viene messa in risalto solo nei periodi di recessione in cui i cittadini comuni hanno la “pancia vuota”, ma questo non sminuisce gli scandali che negli scorsi mesi hanno colpito il nostro paese: dai Batman ai Belsito, dai Formigoni ai Lusi. E’ altrettanto scandaloso che nelle altre democrazie europee i costi della politica siano infinitamente più bassi rispetto ai nostri. Perché oltre a prendere spunto da essi in campo economico, industriale o istituzionale non lo facciamo anche con i costi della Casta? Il grande Leonardo Sciascia diceva : “lo Stato non processerà mai se stesso”.

Giacomo Salvini

L'autore: Giacomo Salvini

Studente di Scienze Politiche alla Cesare Alfieri di Firenze. 20 anni, nato a Livorno. Mi occupo di politica e tutto ciò che ci gira intorno. Collaboro con Termometro Politico dal 2013. Su Twitter @salvini_giacomo
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