Malumori alla Bocconi per il ritorno di Monti

Pubblicato il 11 Luglio 2013 alle 18:44 Autore: Lorenzo Cini
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Malumori alla Bocconi per il ritorno di Monti   

Non sembra esserci pace Mario Monti che, oltre al calo dei consensi di Scelta Civica e ai rapporti sempre più tesi con l’UDC, si trova ad aver a che fare con l’ennesima polemica, questa volta proveniente dagli ambienti accademici a lui più vicini.

A meno di un mese dall’annuncio del suo ritorno alla guida della Bocconi, è proprio dalla prestigiosa università milanese che si levano critiche nei confronti dell’ex premier, a cui viene contestata l’opportunità di ricoprire contemporaneamente due incarichi: quello di leader di una formazione politica e quello di presidente dell’ateneo, oltre alla carica istituzionale di senatore a vita.

Negli ultimi giorni infatti, quelle che inizialmente erano soltanto voci di corridoio, si sono trasformate in malumori sempre più diffusi, come testimonia una mail inviata da Enrico Valdani, capo del Dipartimento Marketing della Bocconi, ad alcuni colleghi dell’università milanese.

“Monti può giocare questo ruolo duale senza coinvolgere l’Università sia direttamente che indirettamente?” si domanda Valdani. “Un presidente coinvolto politicamente può guidare il processo di fund raising, strategico per il nostro futuro? Presentandosi da uno stakeholder potrà indurre imbarazzo e timore di conflitti di interesse e di supporto a una parte politica rispetto a un’altra?” E ancora: “All’apertura dell’anno accademico e in occasioni pubbliche della Bocconi gli ospiti si sentiranno invitati dal presidente della Bocconi o dal presidente di un partito politico?”

Interrogativi, quelli avanzati da Valdani, che anche altri accademici della Bocconi si sono posti in queste settimane. Non sono pochi, infatti, coloro che si stanno chiedendo se sia ancora possibile considerare Mario Monti un presidente super partes.

Lorenzo Cini