Sfottò in aula contro il deputato Dall’Osso (M5s), malato di sclerosi multipla

Pubblicato il 25 Luglio 2013 alle 19:10 Autore: Lorenzo Cini

Sfottò in aula contro il deputato Dall’Osso (M5s), malato di sclerosi multipla

È accaduto ieri notte a Montecitorio, nel corso di una seduta-fiume, durante la quale ha preso la parola il deputato del M5s, Matteo Dall’Osso. Nel corso del suo intervento, Dall’Osso si è interrotto più volte a causa della malattia da cui è affetto, la sclerosi multipla. Di fronte alle sue difficoltà di lettura, alcuni colleghi hanno reagito con battute e prese in giro.

L’accusa arriva dal blog di Beppe Grillo in un post intitolato “I vergognosi sfottò a Matteo Dall’Osso”, firmato dalla parlamentare Giulia Di Vita. “Conoscete tutti ormai Matteo Dall’Osso, cittadino M5S alla Camera, e la sua incredibile storia, è affetto da sclerosi multipla ma vive meglio di chiunque altro. Ha appena fatto il suo intervento in Aula, è l’una di notte, è stata una giornata pesante per tutti, figuriamoci per lui, mentre leggeva il suo discorso ha perso il filo, può capitare a chiunque. Gli umani colleghi dagli scranni di Pd e Scelta Civica hanno cominciato a fare battutine sulla sua difficoltà “dategli il foglio giusto!“, ripetevano le sue parole balbettando a sfottò, mormoravano, ridevano, lo guardavano divertiti. Avvisati poi dello stato di Matteo qualcuno ha chiesto scusa per la palese, vergognosa, indecente, schifosa, indecorosa gaffe. L’arte dell’ipocrisia.” E poi attacca: “Signori, ci troviamo a lavorare con questa gente. Come possono stupire gli scempi che stanno facendo al Paese e la costante indifferenza per i cittadini italiani più deboli?”

Questa mattina alla Camera Dall’Osso ha ripreso la parola per rispondere ai deputati che lo avevano preso in giro. “Vorrei rassicurare i colleghi dell’aula che ieri sono venuti a conoscenza della mia storia”, ha affermato, “sono partito da una condizione in cui non muovevo le gambe, la mano, non vedevo da un occhio e non riuscivo a parlare. Oggi la mia storia è diventato un case history internazionale”.

Guarda qui il video http://www.youtube.com/watch?v=fwNov22NqqE