Speciale Nordland: la Norvegia al voto, il partito della Destra

Pubblicato il 2 Agosto 2013 alle 09:57 Autore: Antonio Scafati

Economia, alleanze, welfare: in Norvegia si sta per aprire un intenso mese di campagna elettorale che porterà al  voto del prossimo 9 settembre.

Ne abbiamo discusso in un’intervista con Jan Tore Sanner, numero due della Destra, la formazione politica che secondo tutti i sondaggi uscirà vincitrice dal confronto elettorale. Erna Solberg, che guida il partito della Destra, sarà quasi certamente il prossimo primo ministro del paese.

Cominciamo facendo un passo indietro e dando un’occhiata ai quattro anni appena trascorsi. Alle elezioni del 2009 avete ottenuto il 17,2 e oggi secondo i sondaggi siete intorno al 30 per cento. Molti elettori che avevano scelto il partito Laburista hanno cambiato idea e oggi sono pronti a sostenere voi. Avete ‘rubato’ voti al vostro avversario principale. Come ci siete riusciti?

La Destra ha ottenuto un risultato elettorale modesto nel 2005 con solo il 14,1 per cento dei voti. Abbiamo compiuto una analisi molto accurata per capire cosa fosse andato storto e abbiamo capito che ci eravamo concentrati troppo poco sulla vita di tutti i giorni delle persone, preoccupandoci invece di argomenti come i bilanci. Credo inoltre che siamo stati troppo critici e scontrosi nei confronti degli avversari politici. Nel 2006 la strategia del partito è cambiata, da allora le nostre priorità sono state parlare di più delle nostre proposte piuttosto che criticare quelle degli altri, e ascoltare gli elettori. Inoltre, abbiamo lavorato per migliorare la collaborazione tra i quattro partiti di centrodestra rappresentati in Parlamento: Destra, Partito Popolare Cristiano, Liberali e Partito del Progresso. La crescita della Destra nei sondaggi è proseguita anche fino alle elezioni del 2009 e credo che la ragione principale sia proprio il cambio di strategia adottato nel 2006.

Jan Tore Sanner è nato a Bærum nel 1965

Jan Tore Sanner è nato a Bærum nel 1965

Che errori ha fatto il governo di centrosinistra nel corso degli ultimi otto anni?

Il governo di Jens Stoltenberg è probabilmente il governo più fortunato al mondo considerate le colossali risorse che derivano dalle attività petrolifere della Norvegia. Nonostante questo vantaggio iniziale, non sono riusciti a dare priorità agli investimenti per assicurare crescita e benessere alla Norvegia negli anni a venire. Obsolete infrastrutture di comunicazione, un regime fiscale che non incentiva il business e il mancato impegno nel campo dell’istruzione, della ricerca e dello sviluppo sono dei buoni esempi. Noi crediamo che la Norvegia abbia bisogno di un governo con nuove idee e migliori soluzioni per garantire il futuro del paese.

Parlando del vostro programma politico, come vi descrivereste?

Il partito della Destra ha una politica conservatrice progressista che si fonda sui valori della cultura cristiana, un governo costituzionale e una democrazia che promuova la libertà personale e la responsabilità sociale, la proprietà privata e un grande impegno nella cooperazione nazionale e internazionale. La Destra ha sempre supportato politiche che stimolino la crescita così da favorire l’occupazione e la prosperità economica necessaria ad affrontare le sfide della nostra società. Un’economia forte è il requisito su cui costruire un welfare all’altezza, e attraverso questo dare a tutti la sicurezza necessaria. La Destra è un partito che si rivolge a tutte le fasce della popolazione e ha sostenitori in tutti i ceti sociali.

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L'autore: Antonio Scafati

Antonio Scafati è nato a Roma nel 1984. Dopo la gavetta presso alcune testate locali è approdato alla redazione Tg di RomaUno tv, la più importante emittente televisiva privata del Lazio, dove è rimasto per due anni e mezzo. Si è occupato per anni di paesi scandinavi: ha firmato articoli su diverse testate tra cui Area, L’Occidentale, Lettera43. È autore di “Rugby per non frequentanti”, guida multimediale edita da Il Menocchio. Ha coordinato la redazione Esteri di TermometroPolitico fino al dicembre 2014. Follow @antonio_scafati
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