70 anni di cinema a Venezia, la Mostra “sconfina”

Pubblicato il 25 Agosto 2013 alle 16:01 Autore: Francesca Garrisi

Compie 70 anni la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, che, diretta da Alberto Barbera, partirà il 28 agosto prossimo per concludersi il 7 settembre.

A preparare l’atmosfera peculiare, frutto dell’incontro tra la Mostra e la Laguna, sarà, martedì 27 agosto, la proiezione di Le mani sulla città (1963), vincitore del Leone d’oro 50 anni fa, di Francesco Rosi, Leone d’oro alla carriera nel 2012.

Con queste parole Barbera ha presentato la 70esima edizione della Mostra: “Nel compilare la playlist dei titoli proposti quest’anno, si è cercato di tener conto della crescente frammentazione e schizofrenia che sembra caratterizzare l’universo delle immagini in movimento, sempre più contrapposte per modalità produttive, incoerenza dei modelli spettacolari di riferimento, esplorazioni delle nuove potenzialità offerte dalle tecnologie digitali, aperte alla sperimentazione delle inedite piattaforme distributive e promozionali. Ma anche segnate dalle complicazioni economiche, dalla riduzione di risorse finanziarie che un tempo sembravano pressoché illimitate, dalle inedite strategie di promozione e dalle difficoltà di bucare l’opaca resistenza del mondo della comunicazione”.

Bernardo Bertolucci

Presidente di giuria di quest’edizione sarà Bernardo Bertolucci, la madrina Eva Riccobono. Il Leone d’oro alla carriera è stato invece assegnato a William Friedkin (Il braccio violento della legge, L’esorcista, Il salario della paura e Killer Joe); il premio gli verrà consegnato il 29 agosto, prima della presentazione del restauro di Il salario della paura.

In proposito Friedkin ha dichiarato: “Considero Il salario della paura il mio film più personale e il più difficile da realizzare. Sapere che sta per avere una nuova vita al cinema, è qualcosa di cui sono profondamente riconoscente. Il fatto poi che il film abbia la sua prima mondiale alla Mostra di Venezia, è qualcosa che attendo con grande gioia. È una vera resurrezione di Lazzaro”.

Tra i film in concorso, L’intrepido di Gianni Amelio (tra gli interpreti Antonio Albanese e Sandra Ceccarelli), Via Castellana Bandiera di Emma Dante (con Elena Cotta, Emma Dante e Alba Rohrwacher) e The Zero Theorem di Terry Gilliam (con Christoph Waltz, Matt Damon, Ben Whishaw e Tilda Swinton).

Gianni Amelio

Nella sezione “Fuori Concorso” si segnalano invece Summer 82, when Zappa came to Sicily di Salvo Cuccia, Moebius di Ki-Duk Kim e Gravity di Alfonso Cuaron, thriller interpretato da George Clooney e Sandra Bullock che aprirà la Mostra. Nella sezione “Venezia Classici” verranno proiettati alcuni classici restaurati, tra cui Quién sabe? di Damiano Damiani e La proprietà non è più un furto di Elio Petri. A queste si aggiungono le sezioni “Biennale College Cinema” (laboratorio di alta formazione aperto a giovani film-makers per la produzione di film a basso costo), “Orizzonti”, “Final Cut Venice” (workshop di sostegno alla post-produzione di film africani), “Settimana Internazionale della Critica” e “Giornate degli Autori”.

La Mostra mette anche a disposizione anche una sala Web che consentirà la visione di 12 lungometraggi della sezione “Orizzonti” e 3 lungometraggi di “Biennale College Cinema”. I film saranno disponibili in tutto il mondo per la visione in streaming in contemporanea con le proiezioni ufficiali al Lido.

Attraverso il sito della Mostra è possibile inoltre prenotare un pacchetto promozionale (a scelta) che comprende due notti in hotel e due o più proiezioni film.

Non resta a questo punto che attendere l’inizio della Mostra per gustare i film in programma, e come ogni festival che si rispetti, “dare i voti” alle pellicole … e cercare d’indovinare chi sarà il vincitore!

L'autore: Francesca Garrisi

31 anni, una laurea in Scienze della Comunicazione e poi un master in comunicazione d’impresa e comunicazione pubblica. Ha collaborato con l’Osservatorio di Comunicazione Politica dell’Università del Salento, e come stagista con il settore Comunicazione Istituzionale della Regione Puglia. Ha scritto per l’mPAZiente, bimestrale d’inchiesta salentino, e a oggi collabora con Termometro Politico e il settimanale salentino Extra Magazine. Un po’ Monty Python un po’ Cuore Selvaggio, è innamorata della lingua tedesca, che ritiene ingiustamente sottovalutata e bistrattata
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