Epifani conferma all’Unità: “Il Pd voterà la decadenza di Berlusconi”

Pubblicato il 30 Agosto 2013 alle 14:59 Autore: Alessandro Genovesi

Torna a parlare il segretario del Partito democratico, Guglielmo Epifani, e lo fa dalle pagine del giornale d’area l’Unità. L’intervista rilasciata dall’ex leader della Cgil è a tutto campo: Imu, durata del governo, decadenza Berlusconi.

Si comincia parlando proprio della spinosa questione della decadenza del Cavaliere e delle motivazioni della Cassazione, pubblicate ieri alla sentenza di condanna.

La lettura delle motivazioni fa impressione. Viene disegnato un quadro di responsabilità e di reati particolarmente gravi, tanto più per un uomo politico, e questo ci rende sempre più convinti sulla decadenza”, dichiara Epifani, che poi aggiunge: “Non accetteremo alcun ultimatum di Berlusconi sul tema della decadenza, era vero ieri e lo sarà ancor più nei prossimi giorni quando la questione sarà all’esame della giunta del Senato”.

Unità

In relazione alla durata del governo, il segretario dem mette in chiaro il proprio pensiero: “Non vorrei che le parole di Letta” (sulla lunga durata del governo, ndr) “venissero strumentalizzate, dato che per noi l’orizzonte è quello indicato dal premier al suo insediamento, e dunque un riferimento biennale”.

Secondo Epifani, infatti, le dichiarazioni del premier “erano rivolte a chi tenta di dargli delle scadenze settimanali”, una sorta di avvertenza al Pdl di far cessare i cosiddetti falchi che, nelle scorse settimane, hanno minacciato quotidianamente di far saltare il banco.

Nel finale dell’intervista si parla ovviamente anche della decisione dell’esecutivo di abolire l’Imu, sulla quale Epifani da un giudizio non pienamente positivo: “L’operazione Imu è una soluzione socialmente equilibrata”, anche se, aggiunge, “avere esentato dalla tassa sulla casa anche le fasce più abbienti non era la direzione che noi avremmo percorso”. La proposta avanzata dal Pd, infatti, andava nel senso di abolirla per circa il 70% della popolazione, mantenendola invece per quella fetta di italiani con redditi e patrimoni più cospicui.

Sull’eventualità di un innalzamento dell’Iva al 22% ad ottobre, invece, afferma: “Va scongiurato, nella manovra di ottobre bisognerà fare ogni sforzo per evitare l’aumento dell’imposta sui consumi”.

L'autore: Alessandro Genovesi

Classe 1987, laureato in Giurisprudenza presso l'Università degli Studi di Udine, è da sempre appassionato di politica e di giornalismo. Oltre ad essere redattore di Termometro Politico, collabora con il quotidiano Il Gazzettino Su twitter è @AlexGen87
Tutti gli articoli di Alessandro Genovesi →