Grillo sul blog: sono stanco, ma incazzato

Pubblicato il 30 Agosto 2013 alle 17:05 Autore: Giacomo Salvini
Beppe Grillo

Beppe Grillo è “stanco”: lo ha scritto stamattina sul suo blog in un mesto post intitolato Un giorno particolare. Ha descritto la giornata di ieri: il susseguirsi di voci, prese di posizione e decisioni del Consiglio dei Ministri.

Inizia con la questione Imu abolito definitivamente secondo Alfano & co. Per l’ex comico genovese, però, è caduta solo la “parola” sostituita da una “Service Tax che cadrà in gran parte sugli inquilini, fascia ovviamente più debole dei proprietari”.

Non poteva mancare neppure l’intrigante dilemma sulla decadenza da senatore di Silvio Berlusconi. La posizione di Grillo e del Movimento 5 Stelle è da sempre stata chiara: se il Cav era ineleggibile già a febbraio quando non era ancora stato condannato definitivamente, ora lo è a maggior ragione perché ritenuto colpevole di aver frodato il fisco italiano per almeno 7,3 milioni di euro (gli altri 360 erano già caduti in prescrizione).

grillo

In questi giorni però sono intervenuti molti giuristi di chiara fama sulla presunta incostituzionalità della legge Severino votata tra gli applausi di centro destra e centro sinistra nel dicembre scorso. L’ultimo di questi è Violante che Grillo definisce “lo smemorato del processo di Palermo” (per le sue dichiarazioni spontanee ad Ingroia e Di Matteo solo nel 2009) e “alleato di Berlusconi da più di un ventennio”.

Il j’accuse del leader pentastellato è rivolto all’ex magistrato in quota Pd e al Presidente della Repubblica rei di aver trovato “il cavillo mancante per salvare un pregiudicato con il rinvio della legge Severino alla Corte Costituzionale. Una legge che impedisce a chi ha condanne superiori a due anni di sedere in Parlamento”.

Nel post attacca anche i partiti per aver promosso il funzionamento dell’inceneritore a Parma “contro cui il M5S si è battuto usando ogni forma legale” e infine sbotta sulla legge elettorale e sul consenso al suo Movimento divenuto “il primo in Italia”. “Abbiamo cercato di cambiare la legge elettorale con Parlamento Pulito – lamenta gridando – 350.000 firme buttate nel cesso perché decadute dopo due legislature in cui nessun presidente di Camera, Senato, di qualunque cazzo di istituzione ha mosso un dito”.

La fine del post è un nostalgico “sono stanco”, ma subito caricato come Grillo sa fare: “di quella stanchezza che matura un’incazzatura formidabile”. Non è il solo.

L'autore: Giacomo Salvini

Studente di Scienze Politiche alla Cesare Alfieri di Firenze. 20 anni, nato a Livorno. Mi occupo di politica e tutto ciò che ci gira intorno. Collaboro con Termometro Politico dal 2013. Su Twitter @salvini_giacomo
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