Liste UEFA: grattacapi in salsa tricolore

Pubblicato il 5 Settembre 2013 alle 16:23 Autore: Emanuele Vena

Martedì, poche ore dopo la chiusura ufficiale del calciomercato estivo, le cinque squadre italiane impegnate nelle coppe europee hanno consegnato all’UEFA la lista dei calciatori utilizzabili in tali competizioni sino alla sosta natalizia.

Tre sono i vincoli imposti dall’organo di governo calcistico europeo: 1) l’obbligo di inserire in lista non più di 25 elementi della rosa; 2) la necessità che almeno 8 di essi siano “ATP” (Association Trained Player, cioè formati calcisticamente nei vivai della nazione di appartenenza del club); 3) l’obbligo che almeno 4 ATP siano anche “LTP” (Locally Trained Player, cioè cresciuti nel vivaio del club in questione).

Per stabilire l’eleggibilità come elementi ATP/LTP, la UEFA utilizza un parametro non eccessivamente rigido. E’ infatti necessario aver militato nel settore giovanile di riferimento per almeno tre stagioni agonistiche (anche non continuative) nel periodo di età compreso tra i 15 ed i 21 anni.

Anche i vincoli in sé non sono inflessibili. Pur restando l’inderogabilità al tetto di 25 elementi, c’è la possibilità di partecipare alla competizione europea di riferimento anche in mancanza del numero minimo di tesserati LTP o ATP. In tal caso, però, la UEFA obbliga i club a ridurre la lista di un numero di elementi pari a quelli mancanti. Qui di seguito una tabella esplicativa.

Le varie combinazioni possibili di liste, a seconda dei vincoli stabiliti dall'UEFA

Le varie combinazioni possibili di liste, a seconda dei vincoli stabiliti dall’UEFA

L’obbligo che 4 degli 8 ATP (per arrivare a 25) siano anche LTP denota la particolare importanza assegnata dall’UEFA ad una politica basata sull’incentivazione allo sfruttamento dei vivai dei club interessati. Ciò significa che se si vuole raggiungere il tetto massimo di 25 elementi tesserabili bisognerà per forza contare su almeno 4 giocatori cresciuti nel club stesso.

Ciò diventa fondamentale in situazione in cui, per esempio, l’allenatore predilige una rosa lunga (es. Conte). Viceversa, crea pochi problemi a tecnici abituati a lavorare con un numero più ristretto di alternative (es. Mazzarri).

Un’ulteriore “via di fuga” viene fornita dalle cosiddette “liste B”. Esse sono un elenco di calciatori (potenzialmente illimitato) militanti nel club di riferimento, i quali rispettano due parametri specifici, cioè essere “under 21” (per la stagione 2013-14 è necessario essere nati dopo il 1° gennaio 1992) ed aver militato in tale club per almeno 2 stagioni (anche non continuative) tra i 15 e i 21 anni di età.

Tale lista è di solito utilizzata per promuovere giovani della Primavera, rendendoli utilizzabili in CL in caso di necessità. Ma in realtà può essere utilizzata anche per giovani campioni (es. Pato al Milan nella stagione 2010-11, Alaba nel Bayern nelle ultime due stagioni ed eventualmente Pogba per la Juventus nella stagione 2014-15), liberando spazio in lista A (nella quale bisognerà sempre rispettare i requisiti minimi di ATP/LTP).

Queste le liste A diramate dai club italiani impegnati nelle coppe europee nella stagione 2013-14.

Liste UEFA presentate dalle italiane per il periodo settembre-dicembre 2013 (in corsivo gli elementi LTP)

Liste UEFA presentate dalle italiane per il periodo settembre-dicembre 2013 (in corsivo gli elementi LTP)

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L'autore: Emanuele Vena

Lucano, classe ’84, laureato in Relazioni Internazionali presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Bologna e specializzato in Politica Internazionale e Diplomazia presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Padova. Appassionato di storia, politica e giornalismo, trascorre il tempo libero percuotendo amabilmente la sua batteria. Collabora con il Termometro Politico dal 2013. Durante il 2015 è stato anche redattore di politica estera presso IBTimes Italia. Su Twitter è @EmanueleVena
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