Alla mostra del Cinema di Venezia vince la strada … e la famiglia

Pubblicato il 8 Settembre 2013 alle 14:35 Autore: Francesca Garrisi

Alla mostra del Cinema di Venezia vince la strada … e la famiglia

“Ringrazio la mia ex moglie che mi ha costretto ad accettare questo film”. Così Gianfranco Rosi ha commentato la sua vittoria alla 70esima Mostra del Cinema di Venezia con il documentario Sacro GRA (dal 26 settembre in sala). L’ultimo Leone d’Oro per il miglior film a un regista italiano risale a 15 anni fa, ad aggiudicarselo Gianni Amelio con Così ridevano. Proprio quest’anno, per la prima volta, i documentari sono stati ammessi a entrare in lizza per il premio principale.

In Sacro GRA (1) Rosi attraversa e ricostruisce la geografia umana che abita il Grande Raccordo Anulare di Roma, 300 km che il regista ha percorso a piedi in 20 giorni, lavorando poi sul materiale raccolto per più di due anni, “cercando di innamorarmene”. Lo spaccato che Rosi ci restituisce si compone, tra gli altri, di un botanico che lotta per difendere le proprie palme dal punteruolo rosso, di un principe e dal suo castello trash a Boccea e di un paramedico alle prese con il delicato compito di salvare vite umane.

Il Gran Premio della Giuria è stato invece assegnato a Stray Dogs (2) del regista taiwanese Tsai Ming-liang, film per certi versi simile a L’intrepido di Gianni Amelio. La pellicola narra la vicenda di un 40enne disoccupato, che viene lasciato dalla moglie e che non riesce a provvedere ai suoi figli. Un incontro potrebbe spezzare questo circolo di negatività, ma il passato è costantemente in agguato.

Leone d’Argento alla miglior Regia per Miss Violence (3) del regista greco Alexandros Avranas. E’ il compleanno dell’undicenne Angeliki eppure, a dispetto di torta, trombette e cappellini, sembra non esserci niente da festeggiare. “Niente happy ending, il finale è a doppio senso: nessuno decide di fermare la violenza, la porta rimane chiusa, perché è la brutta storia che accade accanto a noi e nessuno vuole vedere”. Themis Panou, che interpreta il padre della ragazzina, si è aggiudicato la Coppa Volpi migliore attore.

Coppa Volpi migliore attrice per  Elena Cotta, interprete di Via Castellana Bandiera (4), per la regia di Emma Dante. “C’è un detto a Palermo: più scuro di mezzanotte non può fare – spiega la regista siciliana – il film è un duello tra due donne ostinate e tenaci che confrontandosi si guardano dentro e fanno il punto con la loro vita. Ho sempre voluto fare un western, certo non potevo farlo a teatro. Mi occorreva la strada, la polvere. Se mi sono rifatta a Leone? È un tale maestro che il suo cinema non può che ispirare”. Restando in tema di ringraziamenti a partner o ex partner,Elena Cotta ha dichiarato “ permettetemi una dedica a mio marito con cui ho festeggiato le nozze di diamante da poco”.

Il Premio per la miglior sceneggiatura è stato assegnato agli scrittori Steve Coogan e Jeff Pope per Philomena (5) del britannico Stephen Frears. Il film è stato probabilmente quello preferito dal pubblico, basti pensare che ha vinto il premio online del Mouse d’oro. La pellicola si basa sulla storia vera di Philomena Lee (Judi Dench), che nell’Irlanda degli anni Cinquanta resta incinta e viene rinchiusa con altre ragazze perdute nel convento di Roscrea. Il bambino viene adottato da una coppia americana, ma a 50 anni di distanza Philomena non smette di cercarlo, stavolta con l’aiuto del giornalista Martin Sixsmith (Steve Coogan). “Fatelo vedere al Papa!”, ha detto Stephen Frears.

Per motivi di spazio è impossibile ripercorrere integralmente l’elenco dei premi assegnati, che comunque è possibile visualizzare a questo link (6), chiudiamo con la speranza e l’auspicio che la vittoria di Sacro GRA abbia aperto un nuovo corso a Venezia … e facendo il tifo per Judi Dench in vista degli Oscar.

(1)       http://www.youtube.com/watch?v=DzM01ejkQ_I

(2)       http://www.youtube.com/watch?v=CMf-BBVRj9Q

(3)       http://www.youtube.com/watch?v=rZ63JuWkSh4

(4)       http://www.youtube.com/watch?v=jC5tEL1ckBM

(5)       http://www.youtube.com/watch?v=EZQkETG0aJ0

(6)       http://www.labiennale.org/it/cinema/news/07-09.html

 

 

 

L'autore: Francesca Garrisi

31 anni, una laurea in Scienze della Comunicazione e poi un master in comunicazione d’impresa e comunicazione pubblica. Ha collaborato con l’Osservatorio di Comunicazione Politica dell’Università del Salento, e come stagista con il settore Comunicazione Istituzionale della Regione Puglia. Ha scritto per l’mPAZiente, bimestrale d’inchiesta salentino, e a oggi collabora con Termometro Politico e il settimanale salentino Extra Magazine. Un po’ Monty Python un po’ Cuore Selvaggio, è innamorata della lingua tedesca, che ritiene ingiustamente sottovalutata e bistrattata
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