Italia prepara le valigie: si va in Brasile!

Pubblicato il 11 Settembre 2013 alle 09:43 Autore: Lorenzo Stella

L’Italia vince contro la Repubblica Ceca e si qualifica matematicamente ai Mondiali del 2014 in Brasile. Commento dallo Juventus Stadium.

Balotelli ha sbagliato: si è letteralmente mangiato due gol che potevano far soffrire molto meno l’Italia ma si è sbagliato anche nel dopo partita quando, ai giornalisti, ha dichiarato “Tutti i tifosi erano della Juventus…”. Nel nuovo tempio del calcio italiano si sono riversati i tifosi di ogni genere di squadra; tanti juventini, certo, ma tanti granata, milanisti, interisti e pure qualche blucerchiato speranzoso di vedere l’esordio di Manolo Gabbiadini in azzurro. Un tripudio di colori e di maglie pronti a tifare una sola casacca, quella azzurra, tutti uniti nel nome della qualificazione.

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L’atmosfera è elettrizzante sin da prima del calcio d’inizio grazie ai festeggiamenti per la presenza n.136 (eguagliato il record di Fabio Cannavaro) di Gigi Buffon acclamato da tutto lo stadio. L’arbitro fischia l’inizio della partita e l’Italia inizia a trovare il ritmo poco dopo il quarto d’ora ma arriva subito, come un fulmine a ciel sereno, il gol dell’ex Lazio Libor Kozak che porta in vantaggio i cechi. La partita inizia in salita ma gli azzurri non si perdono d’animo e Prandelli cambia il modulo: da 3-4-2-1 si passa ad un più collaudato 4-3-3 riportando De Rossi sulla linea mediana. L’Italia spinge cercando di passare soprattutto sugli esterni ma i cross di Giaccherini e di Candreva finiscono puntualmente intercettati dai giganti difensori cechi. Le poche volte che gli avversari non riescono ad anticipare Balotelli, è proprio l’attaccante a conceder loro la grazia: prima colpisce la traversa e poi, dopo una mezza papera di Cech, sbaglia un semplice tap-in mandando la palla in curva. Il pubblico di Torino, inizialmente tiepido, si scalda e trasforma il deplorevole coro “Se saltelli muore Balotelli” in un “Se saltelli segna Balotelli” ed incita sempre più l’attaccante attraverso il frequente coro “Mario, Mario”. Il punteggio, all’intervallo, è sfavorevole agli azzurri che, eppure, avrebbero meritato maggiormente.

Quali saranno state le parole dette dal C.T. Prandelli negli spogliatoi non lo saprà nessuno ma tutti hanno potuto vedere la reazione dei giocatori italiani che in dieci minuti, una volta tornati in campo, riescono a ribaltare il risultato. Prima ci pensa Chiellini con una incornata e poi Balotelli si procura e calcia un rigore che gonfia la rete. Per il tempo restante gli azzurri si limitano ad amministrare il vantaggio in modo esemplare concedendo ben poco ai cechi che vengono continuamente incitati da un buon numero di tifosi giunti a Torino in un clima, paradossalmente, quasi festoso.

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Dopo 4’ di recupero l’arbitro Eriksson fischia per tre volte e l’Italia chiude il discorso qualificazioni con ben due giornate d’anticipo, cosa mai successa prima d’ora. Ma le novità non finiscono qui: Balotelli, forse per la prima volta, ringrazia il pubblico per la fiducia e si complimenta con i tifosi mentre Prandelli dedica la vittoria ad Eleonora Cantamessa.

Ai tifosi di Torino, sempre in grado di trasformare una partita in una festa, va il grosso merito di aver esaltato gli azzurri nei momenti di sofferenza e, per ricambiare, gli azzurri hanno fatto credere ai tifosi che, una volta usciti dallo stadio, si sarebbero potuti ritrovare sulle spiagge di Rio.

 

L'autore: Lorenzo Stella

Nato a Carmagnola (TO) il 3 ottobre del 1992, studio presso l'Università degli studi di Torino, corso di laurea in Scienze politiche e sociali. Scrivere è, da sempre, la mia più grande passione e, dopo aver scritto per alcune testate sportive locali, ho iniziato a scrivere per la testata on-line Termometro Politico nel maggio del 2013. Da febbraio del 2014 ricopro il ruolo di Vice-caporedattore della sezione sportiva di Termometro Politico.
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