Passa la legge sull’omofobia e la maggioranza scricchiola

Pubblicato il 20 Settembre 2013 alle 10:11 Autore: Francesco Di Matteo

Passa la legge sull’omofobia e la maggioranza scricchiola

E’ passata alla Camera la legge sull’omofobia. Ma il testo ha creato scompiglio in aula, con la spaccatura netta della maggioranza, e fuori, con le dure proteste delle associazioni di categoria e dei social network.

La normativa contro l’omofobia passa alla Camera dei Deputati, dopo tanti rinvii e tante polemiche, scatenate soprattutto dai grillini circa l’operato del presidente Boldrini. A favore del testo PD e Scelta Civica, contrario, invece, il PDL, tranne personali eccezioni come Giancarlo Galan. Il testo prevede l’inserimento di un aggravante per gesti di discriminazione per orientamento sessuale, come previsto dalla legge Mancino, la quale fa sì che la pena, in caso di reato discriminatorio, possa aumentare fino alla metà. Il testo, avvisa Brunetta, “non può passare anche al Senato così com’è”. Il PDL, che si è opposto al testo, ha accusato il PD di volere una “legge ideologica”.

Da fuori l’aula, invece, ma con la sponda interna fatta da Sel e grillini, si protesta veementemente contro la “norma salva vescovi”. Infatti, con un sub emendamento presentato da Gregorio Gitti, deputato di Scelta Civica, la legge subisce una forte limitazione di applicazione, una sorta di zona franca. Secondo l’emendamento, l’applicazione della legge Mancino è sospesa nel caso in cui, ad operare questi reati, siano associazioni culturali, educative e religiose. In pratica, come urlano le associazioni di categoria e gli utenti dei social network, si permette a vescovi o associazioni, come Militia Christi e Forza Nuova, di continuare a perpetrare le loro violenze contro i gay. E, secondo le stesse associazioni, la cosa peggiore è che in queste categorie ricadono anche le scuole.

L’emendamento è stato votato dal PD e approvato dal relatore Ivan Scalfarotto, pubblicamente dichiaratosi gay. Contro di lui si scatena l’ira dei grillini che, con le dichiarazioni del deputato Colletti, definisce il democratico ipocrita. “L’ipocrisia dell’onorevole Scalfarotto è palese. Espone la sua omosessualità come un feticcio, a meri fini politici e propagandistici”. Il leader di SEL, invece, critica aspramente la posizione dei democratici, definendoli ipocriti.

Al momento del voto i grillini, poi, hanno voluto fare un atto simbolico di protesta, baciandosi tra loro, uomini con uomini e donne con donne, ed esponendo cartelli in cui si denuncia che “si immortalano diritti sull’altare dell’inciucio”. Il PD, secondo i grillini, si è dimostrato colpevole di giocare al ribasso, di essersi venduto alle visioni conservatrici del PDL pur di mantenere il governo.

La legge sull’omofobia è una vera urgenza in Italia. Secondo un rapporto di Amnesty International, solo in Italia e in altri pochissimi paesi dell’Unione Europea non c’è una normativa che punisce i reati d’odio, i reati di discriminazione per orientamento sessuale.

Francesco Di Matteo

L'autore: Francesco Di Matteo

Napoletano classe '92. Laureato in Scienze Politiche e delle relazioni internazionali alla Federico II di Napoli nel 2014, è appassionato di giornalismo e in particolare di politica, di analisi politica e di Scienza Politica, in generale. Tesserato a Libera, in passato ha ricoperto la carica di Coordinatore Regionale a livello giovanile nell'Italia dei Valori (2012). Cofondatore dell'associazione Agorà - Lavoro, Partecipazione e Libertà. Attualmente collabora anche con "Il Roma" ed è co-fondatore della testata indipendente "Libero Pensiero".
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