Serie A: Milan e Napoli fermati da due emiliane

Pubblicato il 26 Settembre 2013 alle 13:00 Autore: Stefano Merlino

Avviene dell’incredibile nel mercoledì del turno infrasettimanale della Serie A. La Roma espugna il Marassi e si gode il primato, mentre due squadre emiliane fanno letteralmente vedere i sorci verdi a Napoli e Milan.

Soldatini azzurri. Al San Paolo, in un’atmosfera da brividi favorita anche dai prezzi popolari dei biglietti, il Napoli di Benitez vuole ottenere una storica quinta vittoria di fila. Il Sassuolo viene dato per spacciato alla vigilia e c’è addirittura chi, tra i tifosi, sconsiglia la trasferta sotto il Vesuvio, a tutto vantaggio del portafogli.  Se infatti contro l’Inter domenica erano stati ben sette i goal incassati, figuriamoci quanti sarebbero stati quelli contro gli azzurri, che per l’occasione scendono in campo con l’appariscente completo mimetico. Una trovata pubblicitaria del genio De Laurentiis nata con lo scopo di incutere timore agli avversari. Peccato che sia la faccia tosta dei sassolesi ad avere la meglio in una notte a tratti stregata per l’oramai ex capolista.

L’avvio è tuttavia di marca napoletana. Il turnover non influisce sul bel gioco, d’altronde sono in tanti che pagherebbero oro per avere a disposizione una panchina così di qualità. Prima Higuain, che testa la condizione di Pegolo, quindi il vantaggio del Napoli al 15’ con una botta dal limite dell’area di Dzemaili. Per i quasi 60 mila spettatori sembra solo l’antipasto di novanta minuti a senso unico. Ma a rovinare la serata di festa ci pensa Simone Zaza, il grande colpo della campagna acquisti di Squinzi. L’attaccante, classe 1991, servito da Kurtic in area trafigge Reina, con un diagonale che va all’incrocio dei pali.

La gioia di Simone Zaza.

La gioia di Simone Zaza.

Incubo. Dopo aver incantato in Champions contro i vice campioni d’Europa del Borussia Dortmund, il Napoli non ci sta a questo clamoroso stop in casa. La difesa del Sassuolo, però, non è quella di domenica ed è attenta a bloccare le insidiose avanzate azzurre. Non basteranno, nel secondo tempo, i tentativi rabbiosi dei vari Higuain,Mertens ed Inler che, comunque, non impensieriranno Pegolo.

Per Di Francesco un punto, il primo in campionato che vale tantissimo, e non solo perché ottenuto contro una delle squadre più forti in circolazione. Il suo esonero era infatti già stato scritto da Squinzi che, secondo alcuni, aveva già contattato il suo successore.

A Bologna il Milan, senza lo squalificato Balotelli, conferma i suoi evidenti limiti. L’organico a disposizione di Massimiliano Allegri non è all’altezza degli obiettivi prefissati dalla società. Galliani, e sono in tanti ad affermarlo, doveva investire sul reparto apparso più in crisi in questi mesi, la difesa. Da brividi le amnesie difensive rossonere.

Pareggio scandaloso. Il Bologna avrebbe meritato la vittoria, visto che ha dominato per quasi tutta la partita, subendo due goal negli ultimi due minuti. Al Dall’Ara è però il Milan a passare in vantaggio al 12’ con Poli su assist di Robinho. Dopo l’erroraccio sotto porta di Matri, il Bologna prende coraggio e complice la sbandata generale degli uomini di Allegri, riagguanta il pareggio con Laxalt servito da Diamanti.

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L'autore: Stefano Merlino

Sono nato nel 1987 e da sempre mi piace scrivere. stefano.merlino@termometropolitico.it (Twitter: @stefano_mago)
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