Schulz: “Se cade Letta, turbolenze in Europa Pd e Pdl lo sostengano, siano responsabili”

Pubblicato il 1 Ottobre 2013 alle 12:58 Autore: Gabriele Maestri
martin schulz

Intervento diretto del presidente del Parlamento Europeo, Martin Schulz, sulla situazione italiana: “Una caduta del governo creerebbe enormi turbolenze politiche e sui mercati finanziari che interesserebbero tutta l’Europa e vanificherebbe il “modesto raddrizzamento economico che può portare più lavoro soprattutto ai giovani”. Un messaggio diretto al Pdl e al suo leader, Silvio Berlusconi.

In un’intervista esclusiva all’Ansa, Schulz – lo stesso che Berlusconi aveva suggerito “per il ruolo di kapo” in un’antica seduta dell’assemblea di Strasburgo, nel 2003 quando era lui al governo – sottolinea che ogni elemento che possa frenare il raddrizzamento economico “è assolutamente superfluo. Dunque tutti quelli che domani voteranno per un governo stabile sosterranno il processo di rilancio in Europa“.

Tutti, compreso il Pdl, ovviamente. Se i suoi parlamentari voteranno la fiducia a Letta, per Schulz non saranno “né traditori né eroi” ma “gente responsabile. Non bisogna trattare la gente del Pdl come traditori: e’ gente che, dopo tutto, si prende la sua responsabilità per il paese e per l’Europa”. Il discorso, però, vale anche per il partito del Presidente del Consiglio: “Anche il Pd deve sostenere Enrico Letta con tutti i mezzi in questo momento critico”, e questo Schulz l’ha detto pure a Epifani.

L’appello del presidente dell’Europarlamento è a tutti gli eletti alle Camere, perché non sia vanificato il lavoro fatto fin qui: “Faccio un appello ai colleghi del Parlamento: riflettano bene, abbiamo tutti insieme una responsabilità verso l’Europa. Letta ed il suo governo hanno avuto grande successo per riconquistare la fiducia verso l’Italia, soprattutto sui mercati finanziari. Non bisogna giocarsi, a causa di interessi molto particolari, quello che il governo ha riconquistato”. La preoccupazione non è solo sua: “Prendo nota che la cancelliera Merkel ha espresso la stessa preoccupazione per la stabilità. Il suo messaggio è stato molto chiaro”.

Sulla vicenda giudiziaria del Cavaliere, Schulz non entra direttamente, ma commenta in generale: “Personalmente non ho dubbi sulla giustizia italiana né sulla stabilità del suo sistema parlamentare. Dunque spero che i colleghi di Camera e Senato sosterranno il governo. E’ difficilissimo giudicare le procedure giudiziarie di un singolo cittadino, ma in uno stato di diritto, le leggi vanno rispettate da chiunque e la legge è uguale per tutti, dal semplice cittadino al parlamentare”.

L'autore: Gabriele Maestri

Gabriele Maestri (1983), laureato in Giurisprudenza, è giornalista pubblicista e collabora con varie testate occupandosi di cronaca, politica e musica. Dottore di ricerca in Teoria dello Stato e Istituzioni politiche comparate presso l’Università di Roma La Sapienza e di nuovo dottorando in Scienze politiche - Studi di genere all'Università di Roma Tre (dove è stato assegnista di ricerca in Diritto pubblico comparato). E' inoltre collaboratore della cattedra di Diritto costituzionale presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Parma, dove si occupa di diritto della radiotelevisione, educazione alla cittadinanza, bioetica e diritto dei partiti, con particolare riguardo ai loro emblemi. Ha scritto i libri "I simboli della discordia. Normativa e decisioni sui contrassegni dei partiti" (Giuffrè, 2012), "Per un pugno di simboli. Storie e mattane di una democrazia andata a male" (prefazione di Filippo Ceccarelli, Aracne, 2014) e, con Alberto Bertoli, "Come un uomo" (Infinito edizioni, 2015). Cura il sito www.isimbolidelladiscordia.it; collabora con TP dal 2013.
Tutti gli articoli di Gabriele Maestri →