Il Giornale difende Berlusconi “Alfano ha nostalgia di De Mita”

Pubblicato il 3 Ottobre 2013 alle 12:37 Autore: Alessandro Genovesi

Quanto accaduto ieri vede un unico, grande sconfitto: Silvio Berlusconi. Protagonista di una giravolta senza precedenti, il Cavaliere ha infatti deciso in extremis di votare la fiducia al governo Letta dopo che per quasi una settimana aveva tuonato contro l’esecutivo.

Le ragioni di questo cambio d’umore sono principalmente due: tentare di tenere unito il Pdl, dopo aver preso atto del fatto che il governo avrebbe in ogni caso ottenuto la fiduci,a visto lo strappo delle colombe; evitare una disfatta che sarebbe stata totale, con la nuova Forza Italia, oramai divenuto un partito estremista e irresponsabile relegato all’opposizione e, quasi certamente, allontanato dal Ppe, la casa del centrodestra europeo.

Questa lettura è dominante su tutti i media, basta scorrere i titoli dei maggiori quotidiani nazionali: si va dalla “Resa di Berlusconi” del Corriere della Sera alla “Fine di un leader carismatico” della Stampa, per non parlare di Repubblica o del Fatto Quotidiano.

Più interessante è, invece, andare a vedere come incorniciano il momento travagliato di Berlusconi i giornali vicini al centrodestra.

Sul Giornale di Sallusti (pasdaran berlusconiano pronto a immolarsi contro tutto e tutti pur di difendere il Cav) la mossa del leader del Pdl viene dipinta come un sintomo di grande intelligenza politica, necessaria per mettere un freno alle ambizioni dei “traditori” alfaniani. Ambizioni che però sono tutt’altro che sopite, e lo dimostra il fatto che il progetto di creare gruppi autonomi sia alla Camera che al Senato vada avanti senza sosta.

Berlusconi e Alfano

Il quotidiano della famiglia Berlusconi ha ormai preso di mira Alfano e la fronda dei “governisti”: basta leggere l’editoriale al veleno dal titolo “Il giovane-vecchio che ha nostalgia di De Mita” (riferito ovviamente al vicepremier, ndr).

Toni molto simili su Libero, secondo il quale il vero sconfitto di ieri non è Berlusconi bensì il Partito democratico, che pensava di essersi finalmente sbarazzato dell’ex premier ma che invece dovrà ancora farci i conti. Nemmeno il quotidiano diretto da Belpietro lesina poi attacchi e stilettate al Alfano: su sito campeggia infatti un sondaggio nel quale ci si chiede se l’ex guardasigilli farà la fine di Fini.

Restando nell’area del centrodestra, singolare è l’analisi di Giuliano Ferrara che, dalle colonne del Foglio, taccia di estremismo le colombe del Pdl, ree di aver ceduto ai manettari giustizialisti della sinistra e pronte a tenere in vita il governo anche in caso di decadenza di Berlusconi. Estremisti sono quelli – si legge nell’editoriale di Ferrara – che vogliono il governo malgrado il loro leader finisca in manette.

Chiudiamo con Il Tempo, altro quotidiano vicino al centrodestra: qui i toni sono più sfumati, a partire dalla prima pagina nella quale il giornale si chiede se Berlusconi “C’è o ci fa?” per poi passare ad un editoriale piuttosto aspro nel quale si rimprovera al Cavaliere la troppo incertezza che avrebbe spazientito anche gli elettori del centrodestra.

L'autore: Alessandro Genovesi

Classe 1987, laureato in Giurisprudenza presso l'Università degli Studi di Udine, è da sempre appassionato di politica e di giornalismo. Oltre ad essere redattore di Termometro Politico, collabora con il quotidiano Il Gazzettino Su twitter è @AlexGen87
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