Cancellieri al M5S: “Piano carceri, avete informazioni imprecise”

Pubblicato il 17 Ottobre 2013 alle 18:39 Autore: Redazione

Cancellieri al M5S: “Piano carceri, avete informazioni imprecise”

Si è rivolta direttamente ai deputati del MoVimento 5 Stelle la ministra Guardasigilli Anna Maria Cancellieri, a proposito delle critiche mosse nei giorni scorsi da quel gruppo al suo piano carceri (al punto da presentarne uno alternativo): ”Credo che sul piano carceri abbiate avuto delle informazioni poco precise. Prendiamo un appuntamento, con tutto il gruppo, e ne parliamo”.

Durante un’audizione alla commissione Giustizia di Montecitorio, la ministra ha rassicurato sull’assenza di speculazioni da quel piano, ma è stata categorica sull’azione sua e del ministero: “Rifiuto ogni dubbio sulla correttezza del nostro comportamento. A poche cose io tengo. ma l’onore per me è sacro più di tutto il resto. Non ho nessun problema a dare conto scritto di quello che si fa. Siamo pronti a dimostrare con i fatti. Avete mai visto un provvedimento con cui si vende San Vittore?”

Anna Maria Cancellieri

La stessa energia viene messa nella difesa del proprio operato al di fuori del piano carceri: “Non accetto cose che non sono vere. Non ho mai detto che avrei fatto una legge per l’amnistia o l’indulto, andate a leggere bene cosa ho detto”. Per spiegare l’utilità degli atti di clemenza per decongestionare le carceri ha esemplificato: “E’ come se lei dicesse a una madre di famiglia: per il pranzo ti compro un chilo di carne, ti fa comodo? Certo che mi fa comodo. Ma se lei poi dice ‘non ho soldi per la carne’, allora facciamo con le uova”.

Nella stessa occasione la Cancellieri ha spiegato che sono circa 4.500 in meno i posti in carcere disponibili rispetto al dato ufficiale, che indica come capienza regolamentare un totale di 47.599 posti: la differenza è dovuta all’inagibilità degli spazi per manutenzione o ristrutturazione. Dal 2009 sono calati del 20% i detenuti per custodia cautelare (mentre sono aumentati quelli in seguito a condanna definitiva). Dei 64.564 detenuti (alla data del 14 ottobre 2013),  24.744 sono in custodia cautelare e la metà di loro è ancora in attesa del primo grado di giudizio; i carcerati che lavorano sono oltre 13mila.

carceri

Per la ministra è necessaria una riforma del sistema delle impugnazioni, perché il processo penale torni presto a una durata ragionevole: anche per questo, il governo affronterà il tema “nella prospettiva di una ragionata revisione dell’area dell’appellabilità, senza compromissione delle garanzie della persona, e di un maggiore controllo preliminare di inammissibilita’”. Si interverrà anche sul ricorso per Cassazione, potendo arrivare a una selezione degli atti ricorribili.

Sulla questione del sovraffollamento, infine, la Cancellieri ha detto parole chiare:  “L’amnistia e l’indulto sono scelte del Parlamento, se le farà noi saremo contenti, perché questo ci aiuterà. Qualunque sarà la decisione del Parlamento noi andremo avanti e ce la caveremo comunque, metteremo a punto una serie di norme. Il Parlamento può decidere di fare quello che vuole, non siamo contro il Parlamento, né contro un partito o un altro”. Se però entro maggio 2014 l’Italia non porrà rimedio al sovraffollamento, “avremo da pagare 100mila euro ogni 7 detenuti che fanno ricorso, ossia ogni anno dovremo pagare multe per 60-70 milioni“.

Gabriele Maestri

L'autore: Redazione

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