Datagate, Merkel intercettata dal 2002, Obama si scusa: “all’oscuro di tutto”

Pubblicato il 27 Ottobre 2013 alle 11:04 Autore: Guglielmo Sano

 

Il settimanale tedesco Der Spiegel ha passato al setaccio i documenti forniti dalla “talpa” dei servizi segreti americani Edward Snowden.

Dal quadro emerso è possibile ricostruire la fitta struttura informativa che NSA e CIA avevano realizzato in Europa.

Sul proprio sito, la testata tedesca, riferisce anche che, il telefono di Angela Merkel, era sotto controllo da parte degli agenti segreti americani sin dal 2002, quando ancora non era cancelliere ma solo leader della CDU.

Risulta, poi, che l’autorizzazione alle intercettazioni era stata convalidata, di nuovo, poco prima della visita di Obama a Berlino nel Giugno 2013.

Tutto ciò indicherebbe che, le intercettazioni stesse, erano continuate anche sotto l’attuale presidente degli States.

L’utenza da tenere sotto controllo mostrava la dicitura “GE Chancellor Merkel”: la direttiva era partita dal dipartimento per l’Unione Europea denominato “European Stases Branch”, la realizzazione era affidata a un’unità speciale chiamata “Special Collection Services”

Inoltre, nel 2010, i due più importanti servizi segreti USA, avevano attivato 80 stazioni di intercettazioni e spionaggio in tutto il mondo.

19 di questi “centri”, in cui operavano congiuntamente NSA e CIA, si trovavano nelle maggiori capitali europee (anche in paesi che normalmente venivano considerati alleati): Roma, Ginevra, Parigi, Madrid, Praga e Berlino.

Risulta anche, dai documenti di Snowden, che i servizi segreti americani avessero una base, legalmente non comunicata, all’interno dell’ambasciata di Washington a Berlino, accanto alla Porta di Brandeburgo a Parisianer Platz, dalla quale riuscivano a intercettare, grazie ad avanzate tecnologie, le comunicazioni che avvenivano nel vicino quartiere degli edifici governativi.

In territorio tedesco, riferisce ancora lo Spiegel, gli Stati Uniti avevano un’altra base a Francoforte.

Susan Rice, consulente di Obama per la sicurezza, in un colloquio con Christoph Haugsen, consigliere della Merkel, ha detto di poter escludere le intercettazioni, nei confronti del premier tedesco, per il futuro e per il presente, ma non per il passato.

obama merkel intercettazioni

D’altronde sembra che anche Obama abbia rassicurato la Merkel, dicendo di non essere al corrente dello stretto controllo alla quale era sottoposta, altrimenti lo avrebbe sicuramente bloccato.

Secondo indiscrezioni riportate dalla Frankfurter Allgemaine: Obama, durante la telefonata di Mercoledì scorso con la Merkel, prima di scusarsi avrebbe detto alla cancelliera “che il suo telefono non è e non sarà mai controllato”, senza riferirsi, invece, al passato.

Prima che la vicenda assuma risvolti ancora più imbarazzanti: anche Hilary Clinton, futuro candidato alle presidenziali, chiede al Presidente di fare chiarezza e coglie l’occasione per smarcarsi dall’operato tenuto fino ad ora dalla Casa Bianca.

Mentre la risoluzione ONU, proposta da Germania e Brasile, in favore delle libertà individuali, che condanna indirettamente le intromissioni dell’NSA, trova un sempre maggiore consenso nella comunità internazionale, 19 paesi hanno aderito, lunedì una delegazione del governo tedesco si recherà a Washington per indire un accordo “no-spy” tra paesi alleati.

Intanto il Verfassungsshutz, il controspionaggio interno di Berlino, ha deciso di prendere provvedimenti e di potenziare la propria rete di sorveglianza nei paraggi di ambasciate vicine a edifici governativi.

 

L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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