Appalti arrestato sindaco di Adro Oscar Lancini

Pubblicato il 8 Novembre 2013 alle 10:37 Autore: Giuseppe Spadaro

Oscar Lancini, sindaco di Adro è stato arrestato dai Carabinieri ed è agli arresti domiciliari.

Il sindaco di Adro è accusato di turbata libertà degli incanti e turbata libertà del procedimento di scelta del contraente. Avrebbe favorito alcune aziende nella gara d’appalto per la realizzazione di alcune opere in paese.

Oscar Lancini, famoso per aver tappezzato la scuola del paese con il simbolo del sole delle Alpi e per aver tolto la mensa ad alcuni bambini le cui famiglie avevano difficoltà a pagare la retta (che venne poi pagata da un imprenditore del posto, Silvano Lancini, che aveva sottolineato di aver compiuto quel gesto perché “i campi di concentramento nazisti non sono nati dal nulla, prima ci sono stati piccoli passi verso il baratro”), non è l’unico membro della giunta comunale di Adro colpito dall’ordinanza del gip. Anche l’assessore ai Lavori Pubblici, Giovanna Frusca è finita agli arresti domiciliari. Stesso provvedimento anche per Carmelo Bagalà segretario reggente del Comune di Adro, per il responsabile dell’area tecnica del Comune, Leonardo Rossi, e per due imprenditori edili, Alessandro Cadei ed Emanuele Casali. Gli arrestati sono indagati, a vario titolo, per i reati di turbata libertà degli incanti, turbata libertà di scelta del contraente, falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici.

Le indagini, avviate lo scorso anno e condotte anche con intercettazioni telefoniche e ambientali, hanno consentito, nel complesso, di provare che gli indagati, a vario titolo, avrebbero utilizzato crediti che il Comune di Adro vantava nei confronti di imprenditori locali per finanziare l’area feste di via Indipendenza, ad Adro.

L’esecuzione dell’opera, dal valore complessivo superiore al milione di euro, sarebbe stata affidata, mediante accordi collusivi e mezzi fraudolenti volti ad evitare i bandi di gara, direttamente ad imprenditori vicini al primo cittadino. Gli indagati avrebbero inoltre attestato falsamente, verbalizzando delibere di giunta, la gratuita’ ed urgenza della realizzazione dell’opera, che era invece onerosa per l’Amministrazione comunale. Inoltre, a vario titolo, avrebbero messo in atto, con accordi collusivi, una turbativa d’asta in relazione all’aggiudicazione di un’area comunale, nel frattempo deliberata ed inserita nel patrimonio alienabile di quell’Amministrazione, in favore di un imprenditore locale. Nell’ambito dell’operazione, sono state anche notificate 18 informazioni di garanzia ad amministratori pubblici, pubblici funzionari ed imprenditori, nonché eseguite numerose perquisizioni e sequestri.

 

 

L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
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