Il Cile si prepara alle elezioni presidenziali

Pubblicato il 7 Novembre 2013 alle 14:30 Autore: Giacomo Morabito
Michelle-Bachelet

Assieme alle elezioni parlamentari per il rinnovo della Camera dei deputati e di metà dei seggi del Senato, il prossimo 17 novembre si svolgeranno le elezioni presidenziali in Cile e, al momento, la corsa si restringe a tre: l’ex Presidente Michelle Bachelet (Partido Socialista de Chile), Evelyn Matthei Fornet (Unión Demócrata Independiente), e Franco Parisi (indipendente).

A distanza di quarant’anni dal golpe dei militari del 1973, in cui morì l’allora Presidente Salvador Allende, i cileni saranno chiamati a decidere il proprio prossimo futuro. I sondaggi del Centro de Estudios Públicos (CEP) danno buone probabilità di vittoria a Bachelet: infatti, circa il 47% dei cittadini intervistati si è espresso a favore dell’ex Presidente, mentre soltanto il 14% sostiene Matthei e il 10% Parisi. Eppure, quest’ultimo vanta un forte successo fra i giovani cileni, soprattutto grazie al suo stile equilibrato emerso in occasioni delle apparizioni in televisione e radio.

Matthei e Bachelet

Matthei e Bachelet

Parisi e i suoi sostenitori si augurano di ottenere i voti necessari per raggiungere almeno il ballottaggio, ma sarà abbastanza difficile poiché Bachelet e Matthei sono le due principali favorite. Va rilevato che, per la prima volta nella storia del Cile, i maggiori candidati sono entrambe donne. La candidatura di Matthei è, però, stata casuale in quanto, lo schieramento di centro-destra (Alianza) aveva scelto inizialmente Juan Pablo Longueira Montes ma, costretto al ritiro a causa di una grave depressione, è stata nominata Matthei.

D’altra parte, l’alleanza di centro-sinistra (Nueva Mayoría) ha scelto di candidare Bachelet a seguito della schiacciante vittoria delle elezioni primarie dello scorso giugno. Come detto, per lei pare profilarsi un’ulteriore vittoria alle elezioni presidenziali ma, secondo Javiera Blanco, portavoce di Bachelet, è bene non dare nulla per scontato poiché la vittoria sarà decisa nei seggi. D’altronde, la sfiducia dei cittadini cileni nei confronti della politica, aumentata nel corso degli ultimi anni, potrebbe essere un fattore decisivo per l’esito finale.