Dai il tuo contributo al Festival del giornalismo con il crowdfunding

Pubblicato il 9 Novembre 2013 alle 17:31 Autore: Francesca Garrisi

 

Dai il tuo contributo al Festival del giornalismo con il crowdfunding

“Il 17 ottobre abbiamo annunciato la sospensione del Festival per mancanza di fondi. La nostra ambizione è sempre stata salvaguardare lo spirito aperto e partecipativo della manifestazione: le difficoltà incontrate, a fronte dei successi, ci avevano indotto a prenderci un anno di riflessione”. Ha esordito con queste parole qualche giorno fa Arianna Ciccone (fondatrice e organizzatrice insieme a Chris Potter del Festival del giornalismo di Perugia) per spiegare come poi si è giunti invece a confermare l’evento anche per il prossimo anno, dal 30 aprile al 4 maggio nel capoluogo umbro.

Lo scorso ottobre, infatti, i due avevano dichiarato l’impossibilità materiale di portare avanti il Festival, senza però precludere completamente la possibilità di un ritorno, che è stato infatti richiesto “a gran voce”.  Ci ha travolto – ha spiegato la Ciccone – un’ondata vera di sostegno, di personalità e cittadini comuni che ci chiedevano di non fermarci e di aprirci invece alla sfida del crowdfunding che abbiamo deciso di accettare”. Il termine crowdfunding indica una raccolta fondi “dal basso”, ovvero costituita dalle donazioni di singoli cittadini: all’insegna del motto “l’unione fa la forza”.

L’obiettivo, nel caso specifico del Festival del Giornalismo, è raggiungere centomila euro entro il primo febbraio. Tale cifra rappresenta infatti l’importo per cui Regione, Comune e Camera di Commercio locale si erano impegnati lo scorso anno e che si erano dichiarati pronti a raddoppiare per la prossima edizione.

festival giornalismo

Abbiamo però deciso di non accettare i contributi degli enti pubblici – spiega Arianna Ciccone -. Abbiamo poi accolto con sorpresa e con piacere l’appello delle istituzioni umbre”. “In particolare quello dell’assessore comunale alla Cultura di Perugia Andrea Cernicchi che ci ha chiesto di restare qui. Ci ha poi colpito moltissimo l’affetto di Eugenio Guarducci, organizzatore di Eurochocolate, che ha deciso di donare al Festival 20mila euro”. Intanto gli sponsor privati, tra cui Tim ed Enel, hanno messo a disposizione 300mila euro.

Dopo l’annuncio del 17 ottobre scorso comunque svariate località avevano offerto la loro disponibilità a ospitare la manifestazione, tra queste Roma, Bologna, la Regione Sardegna, San Marino, Torino, Napoli, Salsomaggiore,  Prato  e Bari. Si è poi optato per Perugia perché, come ha spiegato Potter, la città è l’ambientazione ideale per il festival, data la conformazione del centro storico, racchiuso in poche centinaia di metri, con le sue sale storiche e i suoi angoli suggestivi.

Chi vuole contribuire alla raccolta fondi con la propria donazione può collegarsi a questo link, la piattaforma prescelta è quella di Starteed. Al momento sono stati raccolti circa 19.000 euro (che equivalgono al 20 % del totale).

“Il nostro obiettivo, grazie alla campagna e alle sponsorizzazioni, è regalare un’altra grande edizione del Festival. Sempre gratuita, aperta e libera”. C’è da augurarsi che l’obiettivo venga centrato, non soltanto per preservare un “bene della collettività” qual è il Festival del Giornalismo, ma anche per far conoscere e diffondere il crowdfunding in quanto buona prassi utile per salvaguardare e sviluppare gli eventi culturali, che da sempre si confrontano con il problema del reperimento dei finanziamenti.

L'autore: Francesca Garrisi

31 anni, una laurea in Scienze della Comunicazione e poi un master in comunicazione d’impresa e comunicazione pubblica. Ha collaborato con l’Osservatorio di Comunicazione Politica dell’Università del Salento, e come stagista con il settore Comunicazione Istituzionale della Regione Puglia. Ha scritto per l’mPAZiente, bimestrale d’inchiesta salentino, e a oggi collabora con Termometro Politico e il settimanale salentino Extra Magazine. Un po’ Monty Python un po’ Cuore Selvaggio, è innamorata della lingua tedesca, che ritiene ingiustamente sottovalutata e bistrattata
Tutti gli articoli di Francesca Garrisi →