Elezioni in Honduras: l’unica vincitrice è la confusione

Pubblicato il 25 Novembre 2013 alle 14:30 Autore: Giacomo Morabito

Ieri si sono svolte in Honduras le elezioni presidenziali, parlamentari e locali, e il clima di tensione che le ha anticipate è stato senza precedenti. Circa 5 milioni di honduregni sono stati chiamati al voto con la consapevolezza di dare una svolta definitiva al Paese, segnato da un’alta percentuale di povertà e criminalità. Secondo i sondaggi, i principali candidati alla vittoria delle elezioni presidenziali erano la progressista Xiomara Castro (Libertad y Refundación) e il filogovernativo Juan Orlando Hernández (Partido Nacional). La campagna elettorale è stata segnata da un radicale confronto ideologico dei candidati, tale da temere che accadessero possibili violenze o frodi durante le elezioni.

La vittoria della moglie dell’ex Presidente José Manuel Zelaya, deposto nel 2009 da un colpo di Stato militare, potrebbe interrompere il “bipartitismo” dei due partiti tradizionali, il Partido Nacional e il Partido Liberal. Tuttavia, secondo i risultati iniziali, Hernández pare abbia vinto la sfida contro Castro, sebbene quest’ultima abbia già rivendicato la vittoria, non accettando, come altri leader, gli attuali risultati. David Matamoros, Presidente del Tribunal Supremo Electoral, ovvero la massima autorità elettorale, ha annunciato che i risultati preliminari finora comunicati sono approssimativi e non possono ancora sancire la vittoria di alcun candidato.

Hernandez, candidato alla Presidenza per il Partido Nacional

Hernandez, candidato alla Presidenza per il Partido Nacional

Nonostante ciò, Hernández non ha esitato a commentare il proprio successo: “Oggi il popolo ha votato per lasciarsi indietro la crisi politica del 2009 che ha lasciato migliaia di honduregni senza lavoro, sfollati e divisi, una crisi che ci ha lasciati da soli e isolati”. Al momento, su oltre la metà dei seggi scrutinati, egli avrebbe ottenuto il 34% dei voti, mentre Castro il 29% e Mauricio Villeda, leader del Partido Liberal, il 21%.

Al di là della momentanea incertezza, va segnalato che alle votazioni ha partecipato oltre il 65% della popolazione: si tratta di un dato abbastanza rilevante, poiché raramente è stata superata la metà degli elettori partecipanti in Honduras.