Fini spara sul Cavaliere “Non è una vittima, chi sbaglia paga”

Pubblicato il 29 Novembre 2013 alle 19:33 Autore: Andrea Turco

“Se sono disposto a dare a Silvio Berlusconi la mia solidarietà umana? Non capisco cosa voglia dire. Non sono lieto se qualcuno viene condannato, posso essere umanamente dispiaciuto. Ma uno dei principi in democrazia è che chi sbaglia paga, senza la giustizia non c’è vivere civile. E Berlusconi non è una vittima, non è un perseguitato. C’è in me amarezza, questo sì, per vent’anni che si chiudono in questo modo. Ma si dovrebbe prenderne atto con la maggiore serenità possibile. E con dignità, se ne ha”. E’ duro il commento che Gianfranco Fini fa su Silvio Berlusconi in un’intervista rilasciata all’Espresso, il giorno dopo la decadenza del leader di Forza Italia. L’ex presidente della Camera è spietato nel giudicare i vent’anni in politica del Cavaliere. “Berlusconi nel ’94 aveva un progetto che lo ha accompagnato sempre più stancamente per vent’anni: riunire i moderati. Lo ripete oggi, eppure nessuno è più lontano di lui da un’immagine di moderazione. Di quella rivoluzione liberale resta ben poco”.

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Per Fini “Berlusconi ha radicalizzato le sue posizioni. Non so se sia mai esistito un Berlusconi uno e un Berlusconi due”. Ammette di aver sbagliato ad entrare nel Pdl. “E io feci l’errore capitale di entrare nel Pdl, non avevo più un partito mio. Berlusconi diventò il leader dell’unico partito-coalizione. L’autoconsiderazione non gli era mai mancata, ma da quel momento si sentì di poter disporre, ordinare senza salvare le forme”.

Fini commenta a modo suo il “parricidio” di Alfano nei confronti Berlusconi. “Angelino verificherà ben presto che non si può essere diversamente berlusconiani. O si è berlusconiani o non lo si è. Chi conosce un altro modo di fare politica, la democrazia, con Berlusconi o se ne va o viene cacciato”. L’ex leader di An è sicuro che Berlusconi continuerà a fare politica da “extraparlamentare”. “Cercherà di ripresentarsi come radicalmente nuovo” continua Fini che sentenzia “Cercherà di ripartire con i giovani: prevedo per i falchi, gli sparvieri e i tanti rapaci che lo circondano future delusioni, lui è un Crono che divora i suoi figli”.

L'autore: Andrea Turco

Classe 1986, dopo alcune esperienze presso le redazioni di Radio Italia, Libero Quotidiano e OmniMilano approda a Termometro Politico.. Dal gennaio 2014 collabora con il portale d'informazione Smartweek. Su Twitter è @andreaturcomi
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