Uruguay, approvata la “contestata” legge sulla marijuana

Pubblicato il 11 Dicembre 2013 alle 14:30 Autore: Giacomo Morabito

L’Uruguay è diventato il primo Paese al mondo a legalizzare la produzione, il consumo e il commercio della marijuana: dopo quasi dodici ore di dibattito, il Senato uruguaiano ha approvato il testo della legge proposto dal governo. La norma è stata approvata con 16 voti a favore e 13 contrari, su un totale di 30 seggi (era assente uno dei senatori), in altre parole soltanto con i voti della coalizione al governo.

Come anticipato nei giorni precedenti, la legge permetterà la legalizzazione della produzione, del consumo e del commercio della marijuana: infatti, sarà consentito ai cittadini maggiorenni, residenti nel Paese, di acquistare fino a 40 grammi di marijuana. Va precisato che, qualora fosse confermata la sua costituzionalità, la legge entrerà in vigore ad aprile del 2014. La legge è stata proposta dal governo con l’obiettivo di ridurre le fonti di guadagno della criminalità organizzata nel Paese.

JosèMujica, Presidente dell'Uruguay

JosèMujica, Presidente dell’Uruguay

Lo stesso Presidente José Mujica, ha affermato che l’obiettivo della legge non è, infatti, trasformare l’Uruguay nel Paese del fumo libero, ma evitare di ricorrere a politiche proibizionistiche per “strappare un mercato importante ai trafficanti di droga”. Il senatore Roberto Conde ha aggiunto: “È una risposta pragmatica al traffico di droga, poiché la guerra al narcotraffico in Sudamerica è fallita”.

La proposta di legge del governo è stata criticata sin da subito, anche dalla comunità internazionale. D’altronde, la sua approvazione avviene all’interno di un crescente dibattito sulla legalizzazione delle droghe in America Latina, e lo scorso luglio, durante la sua visita in Brasile, Papa Francesco aveva criticato i piani di legalizzazione della droga, però senza fare un diretto riferimento all’Uruguay. In Uruguay, i leader dell’opposizione hanno sostenuto che la legge approvata rappresenta una violazione dei trattati internazionali in ambito di droghe, ma le loro accuse non hanno intimorito i sostenitori della legge nel Paese, che sono scesi nelle strade per festeggiare la sua approvazione.