Il calcioscommesse colpisce ancora il mondo del calcio

Pubblicato il 18 Dicembre 2013 alle 14:36 Autore: Redazione
Torna l'incubo del calcioscommesse

Torna, sotto la luce dei riflettori, uno dei temi più scomodi e scottanti per il mondo del calcio: le scommesse clandestine. All’alba di martedì 17 dicembre si è aperto un nuovo filone d’inchiesta dell’indagine “Last Bet” che ha portato all’arresto, da parte della squadra mobile di Cremona e dello Sco di Roma, di 4 nuove persone. Il mondo del calcio subisce un altro duro colpo: manipolate 30 partite di Serie A, tra il 2011 e lo scorso campionato, e 50 di altre Serie, ma, a quanto pare, sarebbe a rischio anche l’attuale campionato.

Il gip Guido Salvini, per fare capire l’entità della truffa, ha aggiunto che le 13 persone arrestate a Singapore nel 2013 erano pronte a manipolare anche i prossimi Mondiali di calcio. Nel mirino della procura finiscono anche Gennaro Gattuso, ex calciatore del Milan, e l’ex Lazio, Cristian Brocchi. I due sono accusati di associazione a delinquere finalizzata alla truffa e alla frode sportiva. Ringhio, davanti alle telecamere, si è detto profondamente arrabbiato e offeso, aggiungendo, inoltre, di non aver mai pensato minimamente a “truccare” una partita. Stessa reazione da parte di Cristian Brocchi che, rimasto incredulo di fronte alle accuse formulate a suo carico, si professa innocente.

I due grandi nomi dell'inchiesta di Cremona

I due grandi nomi dell’inchiesta di Cremona, Cristian Brocchi e Gennaro Gattuso.

Ad avvalorare la tesi dell’accusa sono stati alcuni appunti, relativi ad incontri calcistici, trovati negli appartamenti dei due ex giocatori. L’inchiesta va ben oltre i nomi di Gattuso e Brocchi e gli indagati, alcuni dei quali ancora giocatori in attività, sono 20.

Nell’arresto effettuato all’alba figurano anche due intermediari delle scommesse. Salvatore Spadaro e Francesco Bazzani erano il collegamento tra il mondo del calcio e le scommesse clandestine. I due erano conosciuti dai calciatori coinvolti nelle precedenti indagini come “Mister X”. Spadaro era legato, secondo l’accusa, al giro dei “bolognesi” mentre Bazzani avrebbe avuto legami sia con i commercialisti degli ex giocatori Bruni e Giannoni sia con uno dei leader del gruppo degli zingari.

Le cifre di denaro che giravano attorno a questi due personaggi erano davvero alte: si dice che per un intermediazione arrivassero a chiedere anche 600 mila euro. La procura in questi giorni lavorerà per accertare tutte le accuse raccolte e per formulare una sentenza definitiva. Una cosa però è certa fin da subito: per colpa di pochi delinquenti, avidi e ingordi, il mondo del calcio subisce, ancora una volta, un duro colpo.

Lorenzo Caporale

 

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