Decreto-legge Salva-Roma e legge di stabilità Doppia fiducia approvata per il governo

Pubblicato il 23 Dicembre 2013 alle 10:11 Autore: Antonio Scafati
DL Salva-Roma, il governo pone la fiducia

Decreto-legge Salva-Roma e legge di stabilità Doppia fiducia approvata per il governo

Il governo porta a casa due risultati in questo pomeriggio: la Camera ha votato sì alla questione di fiducia posta sul dl Salva-Roma (che ora comunque dovrà essere approvato a Palazzo Madama) e il Senato ha approvato definitivamente la legge di stabilità. Un ingorgo normativo che in qualche modo è stato risolto.

La fiducia sul decreto Salva-Roma era stata annunciata dal ministro per il Rapporti con il Parlamento, Dario Franceschini, dopo ore di scontro  tra maggioranza e opposizione. La minaccia dell’ostruzionismo e i tempi stretti (il dl deve passare il voto parlamentare entro il 30 dicembre e approderà a Palazzo Madama il giorno 27) hanno spinto il governo a imboccare la strada della fiducia “non essendo stato possibile raggiungere alcun accordo nella conferenza dei capigruppo” ha spiegato Franceschini.

camera dei deputati

Sul piede di guerra soprattutto Lega e Movimento 5 Stelle, che denunciano la presenza di una norma che neutralizzerebbe la possibilità di rescindere gli affitti d’oro pagati da Camera e SenatoLaura Castelli, deputata del Movimento 5 Stelle, accusa: “La casta ha trovato un altro modo per bloccare il nostro emendamento contro gli affitti d’oro. Il governo si impegni e trovi una soluzione alla vergogna degli affitti d’oro attraverso un decreto ad hoc o siamo pronti all’ostruzionismo”.

“Alcuni capitoli del Salva Roma, comunque vada, resteranno negli annali delle peggiori schifezze viste in Parlamento”, ha dichiarato il leghista Davide Caparini, sottolineando proprio la presenza di “una norma promessa ma che rischia di essere inefficace: quella che consentirebbe la rescissione delle locazioni onerose di immobili da parte di pubbliche amministrazioni. In un primo momento era stata introdotta nella legge di stabilità per poi essere cancellata dal maxi emendamento del Governo. Ora la maggioranza l’aveva assicurata per garantirsi non belligeranza dei penta stellati tacendo loro di aver già introdotto, sempre nella legge di stabilità, un provvedimento che la neutralizzerebbe impedendo di sollevare il bilancio della Camera dei Deputati dagli affitti milionari voluti ai tempi della gestione Violante”.

Anche Matteo Renzi, intervenuto ieri sera a Che tempo che fa, ha dichiarato che “la norma contro gli affitti d’oro è giusta, sono d’accordo con il Movimento 5 Stelle. Nessuno ha il monopolio delle buone idee. È giusto chiedere sacrifici ai deputati. Possono benissimo avere uffici più piccoli”. I 5 Stelle chiedono che il governo, il 27 dicembre, inserisca nel milleproroghe una misura che intervenga sul tema degli affitti d’oro. Il governo sta valutando un’azione di questo tipo: il milleproroghe potrebbe diventare così il contesto nel quale correggere il tiro su molte questioni in sospeso.

Ma non c’è solo questo. Nel dl Salva-Roma ha trovato posto un po’ tutto: dalla contestata norma che finiva per penalizzare gli Enti locali che varavano iniziative contro la diffusione delle slot machines, agli affitti d’oro di Camera e Senato. Ma il nome del provvedimento non è casuale: il governo ha varato il decreto per venire in aiuto di Roma, che con oltre 850 milioni di euro di debiti rischiava il fallimento. Da lì in poi, però, la norma è diventata un contenitore per molto altro.

In pratica, come scrive Sergio Rizzo stamattina sul Corriere della Sera, “da Salva Roma a salva tutti”. Qualche numero: “venti milioni per tappare i buchi del trasporto pubblico calabrese” scrive Rizzo, “ventitré per i treni valdostani. Mezzo milione per il Comune di Pietrelcina, paese di Padre Pio. Uno per le scuole di Marsciano, in Umbria. Un altro per il restauro del palazzo municipale di Sciacca. Ancora mezzo per la torre anticorsara di Porto Palo. Un milione a Frosinone, tre a Pescara, 25 addirittura a Brindisi” e così via.

Per Matteo Salvini, segretario della Lega Nord, si tratta di uno schiaffo a quelle amministrazioni locali che fanno sacrifici senza ottenere aiuti: “Li terremo lì fino a Capodanno sia alla Camera sia al Senato. Ci siamo rotti le palle che tutti facciano sacrifici, da Bolzano a Lampedusa, e il Comune di Roma sia sempre inondato di milioni” ha dichiarato.

L'autore: Antonio Scafati

Antonio Scafati è nato a Roma nel 1984. Dopo la gavetta presso alcune testate locali è approdato alla redazione Tg di RomaUno tv, la più importante emittente televisiva privata del Lazio, dove è rimasto per due anni e mezzo. Si è occupato per anni di paesi scandinavi: ha firmato articoli su diverse testate tra cui Area, L’Occidentale, Lettera43. È autore di “Rugby per non frequentanti”, guida multimediale edita da Il Menocchio. Ha coordinato la redazione Esteri di TermometroPolitico fino al dicembre 2014. Follow @antonio_scafati
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