Dopo il Salva Roma ecco il Milleproroghe: stop agli affitti d’oro

Pubblicato il 27 Dicembre 2013 alle 09:12 Autore: Andrea Turco
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Dopo il Salva Roma ecco il Milleproroghe, per la Tasi un altro rinvio

Il governo cerca di rimediare alla frittata del Salva Roma con un Milleproroghe definito da Palazzo Chigi “snello” e con “poche norme”, al massimo una decina di articoli non di più. Una via di uscita che però rischia di trasformarsi in una nuova figuraccia se la spesa non verrà ridotta e le tasse tagliate. “In Consiglio dei ministri questa vicenda sarà ridotta all’osso. Speriamo in una conversione rapida e anche blindata del decreto” dichiara il vicepremier Angelino Alfano in un’intervista a Repubblica.

Sicuramente nel Milleproroghe non ci sarà l’aumento delle aliquote massime della Tasi (la tassa sui servivi indivisibili dei Comuni). La decisione è stata rinviata tra le polemiche. Il decreto di fine anno raccoglierà alcune misure del decreto Salva Roma, come i 400 milioni di euro stanziati per evitare il default della Capitale. Una decisione che ha sollevato moltissime critiche soprattutto dai banchi dell’opposizione.

Tra le misure più importanti, sfratti sospesi per sei mesi, ma solo per chi ha reddito familiare sotto i 21.000 euro, malati, anziani o disabili in famiglia  e poi il rinvio della web tax, la norma introdotta nella legge di Stabilità che non è ancora entrata in vigore ed è stata già posticipata al primo luglio.

All’interno del Milleproroghe sarà riveduta anche la contestata norma sugli affitti d’oro pagati dagli enti pubblici: sarà prevista la facoltà di recedere dai contratti di locazione per i palazzi delle istituzioni. Inseriti nel decreto anche i fondi in favore delle zone colpite da calamità naturali come Sardegna. Infine vi saranno due proroghe. Una riguarderà il divieto agli incroci proprietari tra carta stampa e televisioni: chi ha più di una rete televisiva non potrà acquisire partecipazioni in imprese editrici e quotidiani. Altra proroga riguarda gli sfratti. Una richiesta arrivata dall’organizzazione degli inquilini. A beneficiarne saranno famiglie con reddito basso, con anziani o minori, portatori di handicap gravi, malati terminali.

letta

Stop agli affitti d’oro – Il presidente del Consiglio Enrico Letta, nel corso della conferenza stampa, ha chiarito che “il decreto è costruito con le proroghe essenziali, e accanto a questo si sono prese le norme essenziali del dl Salva Roma che abbiamo deciso di non portare a termine in Parlamento per l’eterogeneità che era venuta fuori”. Tra queste, “la materia fiscale, che ha a che fare col bilancio di Roma, e gli affitti d’oro”, ha spiegato Letta.

Il Consiglio dei ministri, ha precisato il premier, oltre al decreto proroghe di fine anno ha affrontato “la ripartizione dei fondi strutturali europei che rischiavano di non essere utilizzati per l’esercizio 2007-2013”. Si tratta di una riallocazione di fondi, ha sottolineato, per 6 miliardi e 200 milioni. Risorse con cui il governo finanzierà il sostegno alle imprese, misure in favore dell’occupazione, il contrasto alla povertà e le economie locali. Nello specifico, ha illustrato il premier, 2,2 mld per il sostegno imprese, 700 mln per misure per favorire il sostegno al lavoro e all’occupazione, 330 milioni per il contrasto alla povertà e 3 mld a sostegno delle economie locali. Per favorire il credito alle imprese viene inoltre stanziato 1,2 mld.

Il premier ha annunciato poi per il 2014 ulteriori interventi di contrasto alla povertà per 300 milioni che si aggiungono ai 500 già stanziati a questo fine. “Sull’occupazione – ha aggiunto – vengono allocati ulteriori 150 milioni di euro per la decontribuzione, in particolare, dell’occupazione giovanile, che si aggunongo agli 800 milioni di giugno. Un ulteriore intervento a favore della lotta alla disoccupazione giovanile nel 2014 e 2015”. “Anche questa vicenda – ha concluso Letta – dimostra in modo ancora più evidente come sia essenziale riformare il processo legislativo. E’ uno stimolo in più per fare le riforme nel 2014”.

Napolitano scrive a Letta – Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha scritto una lettera ai presidenti di Camera e Senato per sollecitare “massimo rigore” nel decidere l’ammissibilità degli emendamenti ai decreti legge nel corso del loro esame in Parlamento.

Gentiloni – Sulle vicende degli ultimi giorni interviene anche il deputato Pd e renziano di ferro Paolo Gentiloni: “Insieme al Salva-Roma è venuta fuori una miscela esplosiva per fortuna disinnescata. Due decreti ravvicinati con misure molto particolari”. Sul governo Letta in confusione, Gentiloni spiega: “La gestione di questa ultima parte non è stata brillante. Speriamo migliori l’anno prossimo” .

 

L'autore: Andrea Turco

Classe 1986, dopo alcune esperienze presso le redazioni di Radio Italia, Libero Quotidiano e OmniMilano approda a Termometro Politico.. Dal gennaio 2014 collabora con il portale d'informazione Smartweek. Su Twitter è @andreaturcomi
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