La Padania pubblica l’agenda d’incontri del ministro Kyenge, proteste dal Pd

Pubblicato il 14 Gennaio 2014 alle 18:38 Autore: Redazione

La Padania pubblica l’agenda d’incontri del ministro Kyenge, proteste dal Pd

“I nostri lettori hanno visto che in questi nove mesi Kyenge non ha prodotto alcun provvedimento in Consiglio dei ministri e in Parlamento. Sono nove mesi che fa pellegrinaggio filo-immigrazionista in lungo e in largo per l’Italia e i nostri lettori vogliono essere informati sulle sue iniziative”. Ha le idee chiare il direttore del quotidiano La Padania Aurora Lussana. Per questa ragione il corriere leghista ha inserito tra le colonne del giornale una rubrica dedicata agli appuntamenti che il ministro dell’Integrazione Cecile Kyenge ha programmato nelle prossime settimane. Incontri di routine coi territori, con gli educatori e le rappresentanze nazionali, che però sia alla Lussana che – a quanto pare –  ai lettori padani non vanno proprio giù.

ministro cecile kyenge

Qui Cecile Kyenge è il nome della rubrica che ha fatto infuriare Mauro Del Barba e Roberto Cociancich, esponenti del PD, che sono intervenuti in giornata per difendere la collega di partito: “La decisione del quotidiano leghista La Padania di pubblicare in una rubrica fissa gli appuntamenti del ministro Kyenge è gravissima, ai limiti dell’intimidazione. Prima di verificare altre strade, chiediamo alla Lega di intervenire sul proprio giornale di partito”, mentre la stessa Lussana ha risposto a stretto giro di posta: “Si tratta dell’elenco dei suoi appuntamenti pubblici, pubblicati sul portale del ministero. Noi facciamo informazione sull’attività dei membri del governo. I nostri lettori vogliono sapere dove Kyenge si reca per ascoltare i suoi annunci e le sue chiacchiere: è giusto informarli”.

Dunque per la redazione del Carroccio non esiste alcuna polemica: si tratta di giornalismo investigativo volto a informare i lettori degli “inutili” spostamenti della Kyenge nella sua veste istituzionale. Ma Del Barba e Cociancich hanno ribadito: “Contro il ministro è in atto una polemica che non esistiamo a definire di stampo razzista, che rischia di degenerare in episodi di violenza così come è puntualmente avvenuto a Brescia o a Cervia soltanto qualche tempo fa”.

“Padania Chi?” – Il ministro Kyenge ha commentato con ironia all’iniziativa del quotidiano. “La Padania chi?” ha chiesto ai giornalisti che le chiedevano di commentare la pubblicazione della sua agenda”. “Non so chi sia la Lega Nord – ha continuato il ministro rispondendo alle sollecitazioni dei giornalisti a margine di un incontro a Roma – non sapendo di chi si tratta praticamente saranno cittadini e fanno quello che vogliono”. Il ministro non ha voluto commentare la domanda se ritenga l’iniziativa della Padania sia o meno un’intimidazione.”La politica si deve alzare tutta per condannare, altrimenti il razzismo diventa un’arma pericolosa perché uccide la democrazia” ha continuato, accusando la politica di essere “poco attenta a ciò che sta accadendo” e ha citato i fatti di Brescia.

 

 

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