Salta la tregua a Kiev: salgono a sei i morti negli scontri

Pubblicato il 25 Gennaio 2014 alle 14:32 Autore: Guglielmo Sano

A Kiev, la fragile tregua tra polizia e manifestanti, iniziata la mattina del 23 Gennaio, si è conclusa tra le 23 e la mezzanotte italiana. Durante la tregua sono state erette dai manifestanti tre file di barricate, alte 3 metri, con pneumatici, pietre divelte dal selciato e sacchi pieni di neve ghiacciata.

Gli ultimi scontri si sono svolti ancora una volta nella centralissima via Gruzhevski e di fronte allo stadio della Dynamo: i manifestanti hanno dato fuoco ai copertoni usati per costruire le barricate, la polizia ha provato a spegnere gli incendi utilizzando i cannoni ad acqua. Continua il lancio di molotov e fuochi d’artificio verso gli agenti antisommossa che a quanto pare continuano a sparare proiettili di gomma contro i manifestanti: nel frattempo, proprio la polizia denuncia l’omicidio di un agente delle forze speciali di 27 anni, che nella notte, sarebbe stato ucciso con dei colpi di arma da fuoco alla testa.

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Inoltre, il Ministero dell’Interno, fa sapere che altri tre poliziotti sarebbero stati rapiti e feriti dai manifestanti: uno, sembra sia stato accoltellato, è ancora ricoverato, invece, degli altri due non si hanno notizie. Per il partito della Tymoshenko queste notizie sono “una provocazione per alzare la tensione”. Intanto, un altro manifestante, rimasto coinvolto nei violenti scontri di domenica (103 gli arrestati e 5 morti), si è spento nelle scorse ore in ospedale, i medici hanno tentato per giorni di salvarlo ma le lesioni ai polmoni si sono rivelate troppo gravi.

Non sembrano servite a molto le dichiarazioni del Presidente Yanukovich che, dopo aver incontrato il commissario per l’allargamento UE Stefan Fuele, ha annunciato per la settimana prossima un rimpasto del governo Azarov, oltre ad assicurare che, le leggi anti-protesta approvate il 16 Gennaio, che hanno provocato l’escalation della protesta, saranno presto modificate.

L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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