Le colpe dell’Occidente

Pubblicato il 19 Giugno 2017 alle 16:23 Autore: Redazione
Occidente, Colonialismo

Le colpe dell’Occidente

Sembra che le colpe dell’Occidente siano infinite e che ricadano sulle teste di ognuno di noi. Italiani, francesi, inglesi, tedeschi, statunitensi e tutti gli altri che fanno parte delle società occidentali riconoscibili perché governate da sistemi democratici e basate su libertà economiche, religiose e civili. Tutti dobbiamo renderci conto di dover scontare una qualche colpa. Ce lo dimentichiamo spesso e facciamo finta di niente quando una stagione siccitosa colpisce qualche territorio africano o quando gruppi dirigenti locali piuttosto inclini alla corruzione sottraggono le risorse destinate allo sviluppo economico o ai servizi. Ce lo dimentichiamo e guardiamo da un’altra parte. E, invece, è colpa nostra. Se piove poco è perché c’è il riscaldamento globale e chi lo ha causato? Ma noi che diamine! Che determina il clima sul pianeta terra ormai da decenni? Noi. Noi occidentali in particolare che inquiniamo, facciamo il buco nell’ozono e provochiamo il riscaldamento globale.

TERMOMETRO POLITICO È ANCHE SU FACEBOOK E TWITTER

VISITA IL NOSTRO FORUM CLICCANDO SU QUESTO LINK

Le colpe dell’Occidente

Ci sono teorie un po’ strambe che affermano essere il clima del pianeta determinato da forze di gran lunga superiori a quelle che qualunque umanità può mettere in campo. Cose come la rotazione dell’asse terrestre o l’attività solare. Forze che hanno scandito la storia della terra tra glaciazioni e fasi calde nel corso di qualche miliardo di anni. Bugie. Il clima è stato sempre perfetto per centinaia di milioni di anni, la terra era un’isola felice con temperature ben alternate tra le stagioni fino a che è iniziata l’era industriale. Dunque la siccità in Africa è colpa nostra, non si sfugge.

E come ci mettiamo con la corruzione e con l’inadeguatezza dei gruppi dirigenti locali? Ovviamente è colpa del colonialismo.

Anche in questo caso il mondo viveva tranquillo, in pace e in armonia specialmente nelle zone del mondo sulle quali avevano allungato gli occhi e gli artigli i rapaci colonialisti. Non si conoscevano guerre, massacri, fame. Poi arrivarono gli occidentali e cominciarono a depredare i popoli. E ad insediare al potere i peggiori corrotti invece degli illuminati governanti delle epoche precedenti.

In Africa sembrava il paradiso terrestre con le tribù che si volevano bene e mai avrebbero scatenato guerre fra di loro. Nel Medio Oriente, in tutta la fascia che va dalla Turchia alla Mesopotamia e lungo i felici territori del Nord Africa i residenti vivevano benissimo. Erano inondati di materie prime che consumavano fra di loro. Soprattutto avevano un’abbondanza di petrolio e che nemmeno conoscevano e del quale, comunque, non avrebbero saputo che farsene.

Improvvisamente lo stato di quiete finì e arrivarono gli occidentali a depredare le isole felici e a rompere l’armonia primigenia delle popolazioni locali. Mai prima nella storia dell’umanità si era verificata la conquista di territori per sfruttarne le risorse naturali. Non date retta alle bugie che parlano di uno stato di guerra permanente lungo l’arco di millenni. Una guerra di tutti contro tutti che soltanto la costituzione di imperi e di stati sovrani fece cessare per alcuni periodi. Pura mistificazione.

Dal colonialismo deriva la prima colpa dell’Occidente; dal riscaldamento globale la seconda.

La terza è la sua cultura che pretende di soffocare le tradizioni e le culture locali in nome di principi universali quali libertà e diritti dell’individuo. Che l’Occidente ci abbia messo qualche decina di secoli per arrivare allo stato attuale conta nulla. Ogni cultura è uguale.

Da qualunque punto lo si consideri l’Occidente è colpevole. Noi tutti siamo colpevoli.

E dunque con che coraggio osiamo lamentarci se arrivano ogni anno sulle nostre coste centinaia di migliaia di persone in fuga da qualcosa? Certo il viaggio è organizzato e gestito da gruppi criminali che addirittura vanno cercando i loro clienti nel cuore dell’Africa. Magari gente che poteva restare nel suo villaggio cercando di combinare qualcosa lì. Ma se gli raccontano che da noi c’è il “paese dei balocchi” cosa volete che facciano? Sì c’è anche gente che fugge da guerre, ma sempre nostra è la responsabilità. Sciiti contro sunniti? Colpa nostra. Arabia Saudita contro Iran? Colpa nostra.

E così non dobbiamo sfuggire e fanno bene a portarci qui tutti quelli che vogliono vivere nella nostra abbondanza. E poi, che diamine, siamo 60 milioni e c’è tanto posto per qualche altro milione. Tra l’altro nel futuro avremo bisogno di molta manodopera in più. Almeno fino a che qualcuno non inventerà i robot. Ma questo, per fortuna, si vede solo nei film di fantascienza

Claudio Lombardi

Per commentare su questo argomento clicca qui!

L'autore: Redazione

Redazione del Termometro Politico. Questo profilo contiene articoli "corali", scritti dalla nostra redazione, oppure prodotti da giornalisti ed esperti ospiti sulle pagine del Termometro.
Tutti gli articoli di Redazione →