Rapporto sulla criminalità in Italia. Viviamo in un paese sicuro oppure no?

Pubblicato il 12 Settembre 2009 alle 14:29 Autore: Redazione

Rapporto sulla criminalità in Italia. Viviamo in un paese sicuro oppure no?

Rapporto sulla criminalità in Italia. Viviamo in un paese sicuro oppure no?

Ogni anno il Ministero dell’Interno pubblica il Bollettino sulla Criminalità in Italia: le ultime due pubblicazioni a riguardo sono

04.08.2009

Bilancio del contrasto alla criminalità

24.03.2009

Indagine ‘Oltre le ordinanze. I sindaci e la questione della sicurezza urbana’

Vogliamo fornire in questo articolo una visione generale sullo stato della criminalità in Italia, partendo da una considerazione fondamentale: due persone diverse possono generalmente fornire due risposte diverse alla stessa domanda.

La domanda che vogliamo porre è: Quanto è sicuro vivere in Italia?

Dato oggettivo vs. percezione

Immaginate per un momento di essere nei panni della bambina immortalata nella fotografia e nei panni dei due carabinieri alle sue spalle: che pensieri potrebbero passare nella vostra testa? La bambina rappresenta il futuro dell’Italia, la nuova generazione che avrà il compito di far progredire la società in cui vive. I suoi pensieri saranno dunque poco attinenti al dato oggettivo, vivendo ella in un mondo fatto di sogni e fantasie. I due carabinieri, al contrario, pensano alla loro situazione attuale, a come svolgere il loro difficile lavoro nel modo migliore, per la tutela di tutta la collettività. Un pensiero certamente comune a tutti risulta essere “Vivo in una società sicura?”. Questa domanda se la pongono ogni giorni i 60 milioni di cittadini italiani, in misura differente a seconda della località in cui si vive. E le risposte sono certamente differenti. Nessuno potrebbe immaginare di ricevere la stessa risposta da un cittadino di Pavia e da un cittadino di Palermo. Ciò che differenzia ancora di più la risposta non è tanto il numero effettivo di crimini entro quella specifica comunità (Pavia o Palermo), quanto la “percezione di criminalità“. Con questa espressione intendiamo riferirci a quanto il dato oggettivo della criminalità riscontrata dalle forze dell’ordine sia simile o dissimile da quanto il cittadino si senta inconsciamente sicuro di vivere la propria vita quotidiana.

La percezione di un evento non è un concetto così assurdo da formulare: un esempio molto banale può spiegarlo meglio di tanti dati o tabelle. Quante volte avrete sentito un vostro amico – oppure voi stessi – affermare “quella persona è insensibile. Io sto veramente male, eppure quella persona non riesce a capirlo“. Ciò non è altro che una differente percezione di un evento oggettivo (lo stare male) a seconda di quanto una persona sia sensibile a tale evento (provare un’emozione, ovvero essere empatico). Non importa quanto il vostro amico – oppure voi – si sforzi a dimostrare che stia male: la persona insensibile non riuscirà a provare la stessa emozione e non riuscirà quindi a fornire la risposta che ci si aspetterebbe di ricevere.

Confronto tra la criminalità in Italia e nel resto del Mondo

Il sito NationMaster segnala ogni anno le classifiche annuali relative a molti indicatori sociodemografici: tra questi, la criminalità mostra risultati spesso sorprendenti.

Le fonti utilizzate per questi dati sono ufficiali

UNICRI (United Nations Interregional Crime and Justice Research Institute). 2002. Correspondence on data on crime victims. March. Turin; UN International Crime Victims’ Survey; The Eighth United Nations Survey on Crime Trends and the Operations of Criminal Justice Systems (2002) (United Nations Office on Drugs and Crime, Centre for International Crime Prevention); Last updated: 01/04/03; All CIA World Factbooks 18 December 2003 to 18 December 2008; The Eighth United Nations Survey on Crime Trends and the Operations of Criminal Justice Systems (2002) (United Nations Office on Drugs and Crime, Centre for International Crime Prevention); International Centre for Prison Studies – World Prison Brief; Fifth Annual BSA and IDC Global Software Piracy Study; GECD Society at a Glance 2001, Statistical Annex Table D3

Diamo perciò un’occhiata agli indicatori italiani principali sul crimine:

Assault victims 0.2%
Believe in police efficiency 54%
Car thefts 232,564
Last executed: 1,947 –> Death penalty > Last executed 1,947
Drug offences 37,965 per 100,000 people
Kidnappings 124 kidnappings
Murders 644
Walking in dark: 65% –> Perception of safety > Walking in dark 65%
Police 322,483
Prisoners 55,670 prisoners
Per capita: 100 per 100,000 people –> Prisoners > Per capita 100 per 100,000 people
Rape victims 0.6%
Rapes 2,543
Robberies 40,006
Software piracy rate 49%
Suicide rates in ages 15-24 4.3 per 100,000 people
Suicide rates in ages 25-34 7.3 per 100,000 people
Total crime victims 24.6%
Total crimes 2,231,550

Nella prima colonna il tipo di crimine, nella seconda colonna il dato assoluto o relativo, la terza colonna la posizione dell’Italia tra i paesi sotto esame. A questo indirizzo potete consultare tutte le altre classifiche sul crimine.

Notare il dato sul numero di poliziotti per abitante: l’Italia si colloca al quarto posto nel mondo con 5,5 poliziotti ogni 1000 abitanti. Se escludiamo i primi 3 paesi (Montserrat, Mauritius e Dominica, francamente poco indicativi su larga scala), emerge che l’Italia risulta essere il paese al mondo con il più alto numero di poliziotti per 1000 abitanti. Dato questo che sorprenderà molti lettori.

La Criminalità in Italia: i dati ufficiali

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L'autore: Redazione

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