Infografiche – Elezioni Finlandia, politiche 2015: finestra sul voto

Pubblicato il 15 Aprile 2015 alle 10:58 Autore: Emanuele Vena
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Infografiche – Elezioni Finlandia, politiche 2015: finestra sul voto

Il 19 aprile gli elettori della Finlandia saranno chiamati alle urne per eleggere il nuovo Parlamento. Ad essere favoriti sono i liberalconservatori del National Coalition Party (KOK) dell’attuale premier Alexander Stubb, che nel 2014 ha sostituito alla guida del governo il collega di partito Jyrki Katainen, che a luglio scorso ha ricoperto per alcuni mesi la carica di Commissario Europeo per gli affari economici e monetari, prima di assumere – a novembre – la carica di Commissario Europeo al lavoro, crescita, investimenti e competitività, nonché quella di Vice Presidente della Commissione Europea.

Il governo Stubb, attualmente in carica, è formato da 4 partiti: oltre al KOK ci sono il Partito Socialdemocratico (SDP), il Partito Popolare (SFP/RKP) e i Democratici Cristiani (KD), mentre la Lega Verde (VIHR) ha abbandonato la coalizione nel settembre 2014, in contrasto con la scelta di aprire una nuova centrale nucleare.

Infografiche – Elezioni Finlandia, politiche 2015: il sistema di voto

La Finlandia è una repubblica parlamentare. Il sistema elettorale è di tipo proporzionale, con la presenza di 13 circoscrizioni ed un’attribuzione di seggi secondo il metodo D’Hondt. Qui di seguito un’infografica nella quale sono rappresentati i risultati di tutte le tornate elettorali dal 1945 ad oggi e l’andamento degli ultimi sondaggi (cliccando sui riquadri in alto al centro è possibile selezionare il grafico da visualizzare; inoltre, passando con il mouse sui grafici, è possibile visualizzare informazioni aggiuntive):

Gli ultimi sondaggi vedono il Partito di Centro (KESK) – attualmente all’opposizione – accreditato di una percentuale di voti tra il 24 ed il 26%, che si tradurrebbero in un numero di seggi quasi certamente superiore a 50, aumentando il bottino rispetto alle ultime elezioni di almeno una quindicina di parlamentari. Il partito del premier uscente è invece dato in difficoltà, con il rischio di perdere almeno 5 punti percentuali ed una decina di seggi. In totale, la coalizione di governo uscente potrebbe perdere un quinto dei seggi, passando da poco più di 100 ad un’ottantina, perdendo così la maggioranza assoluta (pari a 101, su un totale di 200 seggi).

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L'autore: Emanuele Vena

Lucano, classe ’84, laureato in Relazioni Internazionali presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Bologna e specializzato in Politica Internazionale e Diplomazia presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Padova. Appassionato di storia, politica e giornalismo, trascorre il tempo libero percuotendo amabilmente la sua batteria. Collabora con il Termometro Politico dal 2013. Durante il 2015 è stato anche redattore di politica estera presso IBTimes Italia. Su Twitter è @EmanueleVena
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