Alfano sogna il duello con Renzi: “Niente alleanze con i forzisti”

Pubblicato il 13 Aprile 2015 alle 16:24 Autore: Felice Tommasino
ncd alfano

Alfano pronto a sfidare Renzi in prima persona: “Niente alleanze con i forzisti”. Le vibrazioni all’interno di Forza Italia sembrano annunciare un terremoto. Un terremoto come quello che portò il leader del Nuovo Centro Destra ad allontanare le proprie sorti da quelle di Berlusconi e del suo partito. Alfano ha ancora vivo nella memoria il ricordo di quei giorni e guarda ai moti scissionisti in atto nel partito dell’ex Cavaliere come chiunque potrebbe guardare un film già visto e di cui ricorda benissimo il finale. È questo il ritratto di Alfano che si evince dall’intervista rilasciata a Repubblica.

“Siamo stati davvero coraggiosi”

Lui, Alfano, sa già come andrà a finire ma rivendica il ruolo, suo e di Ncd, di apri pista nella fase di rinnovamento del centrodestra: “Abbiamo salvato l’Italia e messo le basi di una nuova idea di centro destra. Noi abbiamo rotto mentre il partito del presidente Berlusconi era al 29%. Siamo stati davvero coraggiosi. Ora per gli altri è più facile”.

renzi pensa al rimpasto di governo

L’invito a Fitto di lasciare Forza Italia

Il messaggio, chiaro, è a Raffaele Fitto. Sul frondista azzurro, aggiunge: “Non parlo con Fitto dall’ottobre del 2013 e dunque mi mancano parecchi dettagli, ma vedo chiaramente che alcuni nodi di Forza Italia sono venuti anche al suo pettine: starà a lui valutare se continuare a provare a scioglierli (con i risultati già visti) oppure tagliarli”. E, in merito alle regionali in Puglia, ribadisce: “L’accordo è con Schittulli che è uomo di Area popolare”.

La partita delle regionali

Le regionali avranno un ruolo decisivo nella ridefinizione del peso politico di vecchi e nuovi schieramenti. La partita sarà decisiva anche, e soprattutto, per lo stesso Ncd. Alfano ricorda: “Le elezioni europee per noi sono state l’esordio: 4,4% con 1,2 milioni di voti. Le regionali in Calabria la conferma con il 9%”. E, più che mai ottimista, rilancia: “Oggi abbiamo la nuova sfida: l’area popolare che continua ad aggregare oltre il perimetro di Ncd e Udc. Se ce la facciamo questa volta, tutto sarà pronto per il nuovo progetto. Le regionali saranno l’incubatore politico e elettorale di un’area popolare e liberale”. L’obiettivo di Alfano va però oltre il superamento della soglia di sbarramento del 3% per entrare in Parlamento: “L’ambizione è costruire un Polo popolare e liberale in grado di sfidare il Pd al ballottaggio. Dobbiamo utilizzare il nuovo sistema: visto che il premio è alla lista, dobbiamo essere noi a creare una lista che rappresenti un polo della serietà, della competenza, del buon senso”.

Un unico avversario: Renzi e il Pd

È pronto a sfidare il Pd  e quindi l’attuale premier, Matteo Renzi. Fatica ad individuare altri avversari credibili: “Tra uscita dall’Europa, ritorno della lira, morte agli immigrati, la Lega e Salvini prenderanno tutte le posizioni estreme, apparentemente fruttuose sul momento, ma perdenti perché non possono neanche sognare di prendere il 51% dell’elettorato e quindi col ballottaggio non hanno chances”. Aggiunge: “Le posizioni estreme di Salvini sono comode ma sono solo sue e se ti avvicini, come ha fatto Forza Italia, rischi di diventarne lo scendiletto. Noi abbiamo un’ambizione più grande: costruire tra Renzi e Salvini un polo in grado di vincere. Le regionali saranno l’avvio di questo processo”.

Il ruolo di Ncd nell’esecutivo

Eppure il maggiore capo di imputazione mosso ad Alfano e al suo partito è proprio quello di avvantaggiare il governo Renzi ed il Pd. Il leader di Ncd risponde: “Se il governo grazie a noi taglia la spesa pubblica, diminuisce le tasse, abbandona il giustizialismo e cambia il mercato del lavoro eliminando l’art. 18 vuol dire che siamo di fronte a un cambio di schema di gioco sulle tre questioni di questi 20 anni: Tasse, Giustizia e Lavoro. Renzi realizza tutto ciò insieme a noi. E adesso si vedono i primi segni della ripresa economica. Senza il nostro coraggio, questo non sarebbe stato possibile”.

Alfano sulle regionali: “Mai con l’estrema destra”

Tornando alle regionali, Alfano risponde al “Mai con Alfano” di Salvini con il “Mai con l’estrema destra”. E a tal proposito ricorda: “In 5 regioni su 7 abbiamo candidati che già oggi o nell’immediato domani guardano alla costruzione del Polo popolare e liberale. Nelle altre due (Liguria e Campania) la scelta sarà dettata da vicende molto locali: abbiamo già governato con Caldoro e in Liguria l’esplosione di una frattura alla sinistra del Pd ha aperto uno spazio grande per i moderati che non vogliono stare sotto Salvini”.

Sulla Campania, precisa: “Forza Italia ha scelto Salvini e, di fatto, gli ha consegnato la leadership. Noi crediamo di andare avanti con Caldoro e non per Forza Italia, ma per quanto fatto insieme a lui fin qui e per quanto potremo fare”.

riforma giustizia

Sull’Italicum

Intanto si continua a lavorare sull’Italicum. Alfano spera di evitare il voto di fiducia paventato dalla Boschi ed esclude il voto subito dopo l’approvazione della nuova legge elettorale: “Il punto di svolta sarà tra un anno; dopo l’approvazione delle riforme costituzionali ci sarà un referendum e quello sarà una gran finale tra i difensori dello status quo e chi vuole cambiare davvero. Da una parte Renzi e noi e dall’altra parte Salvini e Vendola, Berlusconi e Grillo. Se vinceremo, come io credo, Renzi sarà il protagonista del riformismo della sinistra e noi di quello moderato: ecco io immagino, e spero, che la gara del futuro sarà tra i due riformismi che hanno salvato l’Italia”.

Su tema sicurezza, Alfano risponde alle opposizioni

L’attuale esecutivo deve anche difendersi dagli ultimi attacchi delle opposizioni sul tema sicurezza dopo i fatti del Palazzo di Giustizia di Milano. Il ministro dell’Interno ribadisce: “Chi fa politica dovrebbe sapere che la responsabilità della sicurezza nei tribunali fa capo al procuratore generale in accordo con le istituzioni locali. Strumentalizzare una tragedia così dolorosa è qualcosa di inaccettabile”.

L'autore: Felice Tommasino

Classe 1991, cilentano. Laureando in Editoria e Pubblicistica all'Università degli Studi di Salerno. Su Twitter @felicetommasino
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