Esplorazione spaziale: i paesi che spendono di più

Pubblicato il 12 Gennaio 2016 alle 14:21 Autore: Guglielmo Sano
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Esplorazione spaziale: sono gli Stati Uniti a mettere disposizione il più sostanzioso budget per l’esplorazione spaziale. Secondo i dati Ocse (2013), gli Usa spendono 6 volte di più rispetto alla Cina. I maggiori investimenti per la ricerca concessi alla Nasa, l’agenzia governativa per l’aeronautica e lo spazio, risalgono ai tempi della “corsa alle stelle” che vedeva protagonista anche l’Unione Sovietica (alla quale spetta il merito di aver lanciato il primo satellite e aver portato il primo uomo nello spazio). Nel 1958, anno di istituzione della Nasa, la spesa spaziale equivaleva allo 0,1% del PIL statunitense, nel 1966, tale voce di bilancio era salita fino a quota 6,6%: il presidente John F. Kennedy aveva promesso di portare gli uomini sulla Luna prima del 1970. Dopo la passeggiata di Neil Armstrong sul suolo lunare nel 1969, la spesa per l’esplorazione spaziale ha subito un drastico calo che, a partire dal 1975, la vede stabilmente al di sotto dell’1% del PIL americano. L’interesse per l’esplorazione dello spazio delle amministrazioni di Washington da allora non ha fatto che scemare: nel 2013, la spesa spaziale ha rappresentato solo lo 0,23% del prodotto interno lordo Usa.

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Esplorazione spaziale: i paesi che spendono di più

Tuttora, sono le economie dell’Ocse a spendere di più per l’esplorazione spaziale, d’altra parte, il blocco dei BRICS ha fortemente aumentato i fondi per la ricerca tra il 2008 e il 2013. In questo periodo, per esempio, la spesa spaziale di Mosca ha subito un incremento del 144%, ciò ha permesso alla Russia di diventare il paese che, in percentuale, spende di più per lo “spazio” rispetto al PIL. Nel 2014, l’Agenzia Spaziale Federale (Roscosmos) si è vista concedere 1,8 triliardi di rubli (52 miliardi di dollari) per ammodernare e ampliare le proprie infrastrutture entro il 2020.

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D’altra parte, nonostante le tensioni che ultimamente dominano le relazioni “terrestri” tra i due paesi, è difficile che, nei prossimi anni, si possa assistere a un antagonismo “spaziale” Usa-Russia simile a quello dello scorso secolo: infatti, Nasa e Roscosmos, nel medio periodo, collaboreranno per costruire una nuova stazione orbitante – l’attuale Stazione Spaziale Internazionale (ISS) verrà ritirata nel 2024. Inoltre, pare che le due agenzie si coordineranno per lanciare una joint-mission con obiettivo “Marte”.

L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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