Quarto, tutte le contraddizioni del M5S

Pubblicato il 12 Gennaio 2016 alle 16:38 Autore: Andrea Turco
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La situazione a Quarto si fa sempre più tesa. Il leader del M5S, Beppe Grillo, con un post sul blog, ha decretato l’espulsione del sindaco Rosa Capuozzo dal Movimento: “Siamo il Movimento 5 Stelle e non un Pd qualsiasi”. Ma primo cittadino e i consiglieri non paiono intenzionati a lasciare: “Nonostante l’espulsione siamo decisi a continuare . E’ prioritario il senso di responsabilità che ci impone di continuare a governare il paese”. Il premier Matteo Renzi attacca: “Io sono garantista. Per la vicenda di Quarto occorre avere rispetto. L’idea che il 5s abbia il monopolio della morale per noi non è mai esistita e adesso penso che sia venuta meno anche per gli elettori. Noi abbiamo fatto pulizia all’interno del Pd”.

In mezzo a tutta questa confusione ci sono vari aspetti che vanno chiariti. Prima di tutto: il Movimento 5 Stelle sapeva che cosa stava succedendo a Quarto o erano ignari di tutto?

Quarto M5S, gli aspetti da chiarire

La risposta la danno il Corriere della Sera di oggi e i messaggi Whatsapp tra il capogruppo M5S a Quarto e il deputato M5S Roberto Fico che pubblichiamo qui di seguito

I vertici del Movimento 5 Stelle sapevano sin da novembre scorso che cosa stava accadendo a Quarto. Il sindaco Rosa Capuozzo aveva informato direttamente Luigi Di Maio. È lei stessa a raccontarlo in una telefonata intercettata dai carabinieri il 24 novembre scorso alla consigliera Concetta Aprile, specificando di aver anche chiesto un incontro «perché qualsiasi cosa, loro ci devono commissariare».

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Quarto M5S, la replica di Di Maio via Whatsapp

Chi di Whatsapp ferisce di Whatsapp perisce. E così Di Maio, chiamato in causa dal Corriere, replica a colpi di screenshot. “Tanti giornali, anche importanti, stamattina affermano che io sarei stato a conoscenza della questione legata al ricatto a Rosa Capuozzo già da novembre. E ciò lo desumono da una riga di intercettazioni in cui il sindaco di Quarto afferma di avermi “avvertito”. Ma di cosa? In realtà sarebbe bastato salire di qualche riga nella stessa telefonata per sentire il sindaco parlare del consigliere Nicolais. Ma a questo nessuno ci ha fatto caso. L’intercettazione porta la data del 24 novembre scorso. Quello che potete vedere è lo scambio di messaggi avuto con Rosa Capuozzo qualche giorno prima. La questione è legata alla proposta di aumento dei gettoni di presenza perorata da Nicolais. Un’istanza chiaramente contraria ai nostri principi e al nostro modo di agire”.

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Quarto M5S, la difesa del M5S

Il deputato 5 stelle, Roberto Fico, in una diretta streaming su Facebook, insieme ai colleghi del Direttorio Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista, si difende: “Io e Luigi Di Maio  non abbiamo mai saputo di nessun ricatto, minaccia o scambio tramite minaccia per ottenere qualcosa. Sono cose di cui siamo all’oscuro perché se l’avessimo saputo avremmo optato per una denuncia”.

L'autore: Andrea Turco

Classe 1986, dopo alcune esperienze presso le redazioni di Radio Italia, Libero Quotidiano e OmniMilano approda a Termometro Politico.. Dal gennaio 2014 collabora con il portale d'informazione Smartweek. Su Twitter è @andreaturcomi
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